Giorgio Cevasco Presidente della sezione ligure della Società chimica italiana che bene sintetizza il punto di vista chimico.
Giorgio Cevasco Presidente della sezione ligure della Società chimica italiana che bene sintetizza il punto di vista chimico.
Rilanciamo l’iniziativa dell’Ordine di Venezia: un incontro gratuito per tutti i chimici e i fisici appartenenti all’ Ordine dei Chimici e dei Fisici.
Titolo:
UN NUOVO APPROCCIO AL LAVORO
per una attività di successo
12 maggio 2020, ore 15:30-17:30
L’incontro si terrà su piattaforma multimediale Zoom previo iscrizione
Al seguente link informazioni ed iscrizione per un corso in FAD del Ordine dei Chimici e Fisici di Venezia.
https://www.chimiciefisicivenezia.it/un-nuovo-approccio-al-lavoro/
Responsabile della Protezione Dati per l’Ordine Regionale dei Chimici e dei Fisici è stata nominata:
Avv. Silvia Boschello
Corso Milano n. 106 – 35139 Padova
Tel. 049/5000200
Si segnala che sul sito AGENAS sono disponibili dei corsi gratuiti in FAD. Per semplificare pubblichiamo la stampa in PDF dei corsi. Molto utili per chi non potendo lavorare deve rimanere a casa a causa del distanziamento sociale.
Si consiglia di consiglia di consultare periodicamente il sito https://ape.agenas.it/Tools/Eventi.aspx per trovare altre risorse, con bassi costi o gratuite, specialmente offerte da enti pubblici.
Si consiglia anche di tenere d’occhio il sito ufficiale dell’ Ordine perchè è in corso l’attività di accreditamento dei corsi ECM anche in FAD.
Gentili colleghi vi diamo pubblicazione di due delibere importanti per la nostra vita di iscritti.
Roma 23 marzo 2020
Prot. n. 00137912020
Care colleghe, cari colleghi,
la situazione drammatica che da giorni stiamo vivendo ci costringe a confrontarci con problematiche non immaginabili. Lo spirito di solidarietà e responsabilità istituzionale che connota il nostro agire è rivolto alle varie
situazioni con le quali i colleghi sono costretti a confrontarsi. Innanzitutto, vi è imprescindibile il dovere di intervenire a supporto di coloro che, personalmente o nell’ambito degli affetti cari, sono colpiti dalla malattia. In secondo luogo, altrettanto primaria è l’esigenza di guardare ai preoccupanti effetti economici che derivano, per tutti noi, dalla eccezionale situazione di blocco – speriamo temporaneo – dell’economia e delle attività produttive, con una evidente ed inconfutabile conseguenza che già oggi è motivo di grave preoccupazione soprattutto per i liberi professionisti che non possono contare su un reddito certo. Ad oggi, non è immaginabile che il danno per i liberi professionisti sia di breve durata e non vi è dubbio che una strategia complessiva, costruita su interventi mirati, si impone.
In questi giorni molti colleghi scrivono al nostro Ente di Previdenza, evidenziando molteplici e variegate difficoltà cui stanno andando incontro e chiedendo, al contempo, quali siano gli interventi che EPAP intende attuare per mitigare gli effetti della pandemia Covid-19. Stiamo cercando di rispondere a tutte le istanze, di iscritti ed Ordini territoriali, auspicando una comprensione per la non immediatezza della risposta e confidando che le comunicazioni di carattere generale che pubblichiamo diano già risposte ad alcuni di questi giusti quesiti. Per questo è continuo e serrato il lavoro che l’Ente sta svolgendo. Si stanno analizzando varie ipotesi di intervento che possano incidere sia sul profilo contributivo, sia sul profilo più strettamente assistenziale e di supporto alla professione, avendo cura di trovare quelle soluzioni che possano ridurre gli svantaggi sia nel breve che nel medio periodo.
Siamo chiaramente consapevoli che i provvedimenti che adotteremo dovranno essere implementati laddove l’evoluzione di questa crisi non venga scongiurata, dovendo in questo caso rispondere ad un ovvio aumento delle problematiche, ad oggi già appalesate.
E’ evidente che qualunque misura allo studio richiede del tempo e deve necessariamente essere preceduta dai doverosi approfondimenti giuridici, dalla fattibilità normativa e dalla attuabilità finanziaria, che consentano al
Consiglio di Amministrazione di valutarne l’effettiva efficacia e la concreta realizzabilità.
Certamente, tali provvedimenti dovranno avere una portata trasversale, in considerazione della pluricategorialità del nostro Ente (attuari, chimici e fisici, dottori agronomi e dottori forestali e geologi), sempre rispettando e dando la giusta priorità all’ eventuale gravità delle situazioni individuali.
Alcuni provvedimenti potranno essere attuati rapidamente in quanto già previsti dai nostri Regolamenti, altri richiederanno l’approvazione dei Ministeri Vigilanti.
Il Decreto “Cura Italia” ha senza dubbio discriminato palesemente i liberi professionisti, anche rispetto ad altre categorie di lavoratori. Ad oggi i provvedimenti del Governo non sono sufficienti a raggiungere gli scopi
anzidetti e vanno sicuramente adottate nuove misure.
In queste settimane è stata peraltro costante e pressante l’azione esercitata dalle Casse – coordinate da AdEPP, l’associazione che raggruppa tutti gli Enti di Previdenza privati – nei confronti del Governo, per rivedere il
DL 17 marzo 2020 n. 18 che esclude i liberi professionisti ordinistici dalla maggior parte dei benefici a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ma anche per ottenere una deroga agli attuali strumenti regolamentari che ci possa consentire di agire in una situazione emergenziale che,
ovviamente, non può essere gestita con gli strumenti ordinari.
E’ chiaro che, comunque, qualunque provvedimento dell’Ente è da considerare vicario, atteso che ciò cui miriamo è innanzitutto un provvedimento del Governo, che dia ascolto alle richieste degli Enti di rappresentanza dei liberi professionisti e che miri a due risultati: da un lato quello immediato di consentire di alleviare la sofferenza nel breve periodo, dall’altro quello di consentire ai professionisti di beneficiare di misure agevolative alla ripresa dell’attività conseguente al superamento dell’emergenza.
Al primo provvedimento d’urgenza dell’EPAP del 9 marzo u.s., avente come oggetto la sospensione delle scadenze contributive tra il 23 febbraio e il 30 giugno 2020 e delle rate dei piani di rateizzazioni scadenti nel medesimo periodo (https://www.epap.it/coronavirus/), seguiranno prossimi provvedimenti a sostegno degli iscritti e delle attività professionali avendo chiare, anche grazie a quanto ci state evidenziando ed all’azione politica
che stiamo portando avanti con ADEPP, le innumerevoli e cocenti difficoltà alle quali stiamo andando incontro nel contesto di una Nazione che sta affrontando una crisi senza precedenti.
La presente, oltre ad essere un semplice ma sentito segno di vicinanza a tutti i colleghi, vuole essere una informativa, ancorché sintetica, sulle attività che costantemente e giornalmente portiamo avanti, con l’intento di
poter e saper essere utili a tutti i colleghi iscritti al nostro ENTE.
Stefano Poeta
27-3-2020
Cara Collega, caro Collega,
il Governo (DL 17 marzo 2020, n.18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”) ha riconosciuto anche ai professionisti la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting, per le prestazioni effettuate nei periodi di chiusura scolastica, nel limite massimo complessivo di 600 euro, subordinando l’erogazione alla comunicazione da parte delle “rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari”.
Se hai un figlio di età fino a 12 anni e sei interessato al bonus, nel rispetto dell’unicità della richiesta nell’ambito del rapporto genitoriale/familiare, comunicalo tempestivamente all’Epap, compilando il format allegato alla presente e inviandolo all’indirizzo email protocollo@epap.it. Contemporaneamente presenta la domanda direttamente all’Inps con le modalità di cui alla circolare n. 44 del 24 marzo 2020.
E’ la presentazione della domanda all’INPS che ti consente di accedere al bonus in questione.
Si
segnala che l’Inps ha precisato che nel caso di superamento del limite
di spesa fissato dalla norma procederà a ricevere le domande con
riserva di ammissione (paragrafo 6, ultimo capoverso circolare Inps).
Il Presidente
Stefano Poeta
La FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DEI CHIMICI E DEI FISICI (di seguito e per brevità “FNCF”) nella persona del suo Presidente e legale rappresentate Dott.ssa Orlandi Nausicaa con la DETERMINA Presidenziale del 10.03.2020 che per tutti gli iscritti del territorio nazionale la scadenza di pagamento del contributo annuale dovuto alla FNCF per l’iscrizione all’Albo è spostata al 30 giugno 2020.
A causa delle disposizioni e per promuovere la salute degli interessati l’evento promosso in collaborazione con la Camera di Commercio di Bolzano in programma il 25 marzo 2020 a Bolzano è rinviato sine die.
Seguiranno comunicazioni.
Si comunica con la presente che, alla luce delle ultime disposizioni, da oggi e sino a nuova comunicazione, la Segreteria dell’Ordine rimarrà chiusa al pubblico, per ovvie ragioni precauzionali.
Sono esperibili le altre forme di contatto e comunicazione con la segreteria dell’Ordine attraverso tutti gli strumenti disponibili:
§ canale telefonico
§ audio-video chiamate a mezzo, WhatsApp, ecc.
Qualora dovesse emergere la necessità di un incontro diretto, per pratiche di specifica urgenza, si valuterà l’opportunità di fissare eventuale appuntamento.
Considerato che non vi sono, ad oggi, disposizioni di proroga riferite agli adempimenti di competenza del’Ordine (ordinistici, amministrativi, lavoro ecc.), naturalmente si garantisce l’erogazione di tutti i servizi.
Si invita a prestare attenzione alle comunicazioni istituzionali di prossima emanazione (Governo, Provincia, Comune, enti di rappresentanza ecc.) alle quali attenersi.
Ogni informazione e indicazione utile, verrà prontamente diramata appena disponibile.
Distinti saluti.
On Tue, Mar 10, 2020 at 9:27
A partire da oggi non ci sarà più una “zona rossa”, ma un’Italia unica zona protetta. Il Decreto “Io resto a casa”, firmato ieri sera dal Presidente del Consiglio Conte e immediatamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, estende le misure restrittive di cui all’art. 1 del D.P.C.M. 8 marzo 2020 all’intero territorio nazionale fino al 3 aprile 2020, limitando gli spostamenti a quelli motivati da comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità o ragioni di salute.
Nell’ambito lavorativo si tratta in particolare delle seguenti disposizioni:
È comunque consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Una nota del Ministero dell’Interno, diffusa nella serata di domenica, precisa che “gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione (di cui è stato fornito il modello) che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. La veridicità dell’autodichiarazione potrà essere verificata anche con successivi controlli”.La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista in via generale dall’art. 650 del codice penale (inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino 206 euro) salvo che non si possa configurare un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’art. 452 del Codice penale (delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica);
Sostanzialmente, l’invito implicito è quello di fermare, laddove possibile, le attività, in modo tale da contribuire a diminuire i contatti sociali ed invitando i dipendenti a porsi in congedo o ferie. Allo stato attuale, il godimento delle ferie è condizione imprescindibile per poter accedere a forme di sostegno del reddito quali cassa integrazione ordinaria o in deroga.
Ciò significa che sono vietati gli spostamenti all’interno di tutta la nazione che non siano essenziali, quali, ad esempio, quelli dovuti a viaggi di piacere e svago.
Resta possibile spostarsi per lavoro, e quindi recarsi al lavoro ed effettuare viaggi di lavoro indifferibili, così come proseguirà la distribuzione delle merci.
Controlli verranno effettuati su tutto il territorio nazionale. Chiunque, spostandosi, potrebbe essere fermato e chiamato a rendere conto del perché non si trova presso la sua abitazione.
Si ringrazia lo studio Scoz per la condivisione delle informazioni.
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