Quote da pagare nel 2014

30 Marzo 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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ORDINE REGIONALE TRENTINO ALTO ADIGE

Nonostante le numerose spese straordinarie che la riforma delle professioni impone, il consiglio ha deliberato nella seduta di novembre il mantenimento invariato della quota di
iscrizione annuale in € 180,00, che è dovuta per legge. Questa scelta è stata possibile grazie ad una politica di contenimento e di razionalizzazione delle spese di gestione e
grazie all’accesso a finanziamenti di vari enti per il sostegno delle iniziative per la formazione (corsi) e per la comunicazione con gli iscritti (sito internet ed altro).

Per le coordinate bancarie e i contatti utili al pagamento vedere il link https://www.chimicifisicitaa.org/contatti/

SONO IN CONSEGNA a mezzo postale l’avviso per la riscossione tramite ITALIA-RISCOSSIONI entro il 30 aprile 2014 della quota dovuta per il livello locale.

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CONSIGLIO NAZIONALE DEI CHIMICI

Ci è dato compito di informare altresì gli iscritti della variazione della quota dovuta al consiglio nazionale dei chimici (CNC) a 75€.

Pubblicato il 27/03/2014 sul sito www.chimici.it

E’ in riscossione il contributo dovuto dagli iscritti per il 2014 al Consiglio Nazionale dei Chimici

Il presente avviso, pubblicato sul bollettino ufficiale del Consiglio Nazionale dei Chimici e sul sito www.chimici.it costituisce notifica agli iscritti a sensi di legge.

Il Consiglio Nazionale ha avviato le procedure per la riscossione del contributo dovuto dagli iscritti.

In queste settimane perverrà agli iscritti l’avviso di riscossione con scadenza 14 aprile 2014.

L’importo da versare per il 2014 è di 75,00 Euro, comprensivo di diritti di segreteria e rimborsi spese di esazione. Per i pagamenti effettuati dopo il 14 aprile 2014 è dovuta, in aggiunta, la sanzione per ritardato pagamento, pari a 10,00 Euro.

Testo dell’avviso inviato a tutti gli iscritti

 

La salute nelle etichette dei prodotti alimentari.

27 Marzo 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Lega italiana per la lotta contro i tumori
Delegazione Rovereto e Vallagarina.
La salute nelle etichette dei prodotti alimentari.

Incontro con il dott. Giangranco Cescatti, Chimico nutrizionista
per capire e scegliere nella spesa di ogni giorno prodotti amici della salute 

Lunedì 31 marzo 2014 
ore 20:30 Rovereto 
Sala comunale di Via Flaim
Angolo via Cavour

FORMAZIONE permanente ed obbligatoria del chimico.

23 Marzo 2014 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | Regolamentazione | di Demattè Fabrizio
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Nella presentazione che si può sfogliare qui sotto si trova una lettura dinamica e ragionata del regolamento sulla formazione permanente dei chimici entrato in vigore il 1-9-2014 ed in fase sperimentale fino al 2016.

Nuovo regolamento formazione continua Ordine dei Chimici Consiglio nazionale dei chimici

regolamento 19/7/2013  emesso su incarico del Ministero secondo l’art. 7 comma 1 del D.P.R. 7 agosto 2012 n. 137  Riforma delle professioni

Nella presentazione sono raccolte le informazioni salienti, ma si rimanda al regolamento che è l’unico ad avere valore disciplinare ed deontologico.

 

L’Ordine ha predisposto un modulo di raccolta dati sul quale il chimico può annotare le attività formative.

Come si vede dalle slide e dal regolamento ogni chimico è tenuto a rendicontare al proprio ordine le attività formative entro il 31 gennaio del 2015.

La rendicontazione dell’anno 2013 quindi avverrà in quella sede come pure le attività pregresse. Ciononostante  consigliamo intanto di annotare su questo modulo le attività formative e di preparare una cartella dove si salvano gli attestati in formato PDF e si nominano con allegato001.pdf, allegato002.pdf ecc.

Modulo raccolta datiModulo rendicontazione Formazione rev1

Si consiglia inoltre di registrarsi sulla piattaforma http://application.cogeaps.it/cogeaps/login.ot .

 

Paola Bradamante: chimica e pittice in mostra a Bolzano

18 Marzo 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Paola Bradamante  ( chimico sanitario operante in provincia di Bolzano) esporrà le propie opere

dal 28 marzo al 9  aprile 2014

presso Piccola Galleria, via Dr. Streiter25, Bolzano

orario 10-16/16-19

inaugurazione 28  marzo ore 18:30 presenta Enrico Farina

 

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Dipingere dei fiori o dipingere delle campane richiede notevole abilità pittorica, ma dipingere il profumo dei fiori o il suono delle campane è tutt’altra cosa. Questa, in sintesi, la differenza tra il figurativo e l’astratto. In ambedue i casi si possono realizzare opere di notevole valore oppure opere scadenti. Amare l’arte astratta richiede uno sforzo interpretativo diverso, perché bisogna immergersi, ad occhi chiusi nel mondo dell’indefinibile, dell’inconsistente; in quel mondo incorporeo che genera fluttuazioni mentali, spunti di pensieri, visioni proiettate oltre il piano dell’ovvietà.  Emozioni.

E l’emozione è, appunto, ciò che Paola Bradamanate esprime, da anni, nell’ambito artistico.

Dagli spessori consistenti, volumetrici aggressivi, spatolati e plasmati con maestria usando supporti e materiali inconsueti, come abbiamo ammirato in altre sue narrazioni pittoriche, si cimenta, in questa mostra, con una nuova esperienza. Un’esperienza interessante, coraggiosa, quasi minimalista considerando la povertà e l’essenzialità dei materiali.

 

“Papel mojado”, in lingua spagnola; “carta bagnata” in lingua italiana.

Semplice, ma direi di più: geniale.

Carte che contengono già un loro pigmento e che, una volta bagnate, lo lasciano defluire.

La capacità di Paola consiste nel saper “pilotare” artisticamente questo processo, manipolando le delicate fibre con le mani, con spatole o altri supporti. La carta bagnata mescolata con adesivi prende vita, il colore si scioglie imprimendosi con forza tra pieghe volute e ricercate, sbiadendosi dal tridimensionale in arcane superfici bidimensionali dando origine, così, ad una dialettica eterea ed avvolgente.  Pulsante.

Ma non è una questione di pura tecnica o di pregevole manualità, non è creare un ammasso di forme e colori fini a sé stessi ma, al contrario, ricercare un’interpretazione personale al linguaggio silente delle forme, degli accostamenti cromatici o, ancora più intrigante, la ricerca espressiva e delicata insita in una tavolozza estremamente parca ed esasperata fino a sfiorare il monocromatismo.

Esplosivo il gioco dei contrasti, sia nelle forme sgretolate e disarticolate che nei colori con predominanza di sfondi chiari o, al contrario, decisamente scuri seguendo d’impeto l’umore sereno o cupo dell’attimo in cui l’artista sfoga la sua personalità. Il bianco e il nero supportano le altre tinte interagendole e valorizzandole. Ogni opera ha una sua nota di partenza, un “la” musicale o, con un paragone biologico un po’ azzardato, un piccolo pesce pilota che guida l’osservatore nello scrutare l’interazione tra i giochi plasmati sulla tela o direttamente sui supporti di vetro.

Giochi di trasparenze che lasciano in sospeso l’analisi dando l’opportunità di immergersi nei meandri di un groviglio voluto di forme ramificate che sembrano voler uscire dal piano della tela per gridare verticalmente la loro forza espressiva.

Visioni spaziali, in senso reale, visioni che richiamano immagini satellitari di una natura invisibile ad altezza umana o, in antitesi, visioni microscopiche ed altrettanto invisibili come le cellule vive o statiche di cristalli sezionati e levigati.

L’arte di Paola va assorbita lentamente lasciando che lo sguardo penetri profondamente nell’immagine che ti osserva e si propone per essere interpretata. Così puoi trovarti nel vortice caotico di un vulcano o al centro di una galassia o tra le dune imbiancate di un deserto rovente, oppure tra le venature capillari di una foglia come tra la tenera ed umida bambagia di inconsistenti nuvole azzurre.

 

Come riesca Paola a trasmettere questi input cerebrali è il suo mistero, anzi è la sua arte.

Perché l’arte di Paola è esattamente il suo specchio. Immagine turbolenta di una personalità viva, esuberante, spesso caotica ma ricca di germogli emozionali in perenne espansione.

 

ENRICO FARINA

 

 

SALUTE e SICUREZZA nell’utilizzo di prodotti chimici sul lavoro

11 Marzo 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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I occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro del prossimo 28 aprile 2014 l’Organizzazione internazionale del lavoro www.ILO.org  ha concentrato l’attenzione sulle sostanze chimiche.

Disponibile online il rapporto “Salute e sicurezza nell’utilizzo di prodotti chimici sul lavoro” con il quale viene esaminata la situazione relativa all’utilizzo dei prodotti chimici sul lavoro e al loro impatto sui luoghi di lavoro e sull’ambiente.

 

 

Documento ILO sulle sostanze chimiche.

 

Prior Informed Consent, “PIC”, regolamento (UE) n. 649/2012

6 Marzo 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Dal 1 ° marzo 2014, è attuato il nuovo regolamento in materia di esportazione ed importazione di sostanze chimiche molto pericolose, il Prior Informed Consent (PIC) regolamento (UE) n. 649/2012 .

Il regolamento sull’assenso preliminare in conoscenza di causa (Prior Informed Consent, “PIC”, regolamento (UE) n. 649/2012) disciplina l’importazione e l’esportazione di talune sostanze chimiche pericolose e impone obblighi alle imprese che desiderano esportare tali sostanze nei paesi extra UE. Il suo scopo consiste nel promuovere la condivisione delle responsabilità e la cooperazione nel commercio internazionale delle sostanze chimiche pericolose, nonché nel tutelare la salute umana e l’ambiente fornendo ai paesi in via di sviluppo le informazioni su come immagazzinare, trasportare, utilizzare e smaltire sostanze chimiche pericolose in tutta sicurezza.

Tale regolamento attua, all’interno dell’Unione europea, la convenzione di Rotterdam sulla procedura di assenso preliminare in conoscenza di causa per talune sostanze chimiche e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale.

Il regolamento PIC si applica alle sostanze chimiche vietate o soggette a restrizioni rigorose di cui all’allegato I, contenenti sostanze chimiche industriali, pesticidi e biocidi, per esempio benzene, cloroformio, atrazina e permetrina. L’esportazione di queste sostanze chimiche è soggetta a due tipi di requisiti: notifica dell’esportazione e consenso esplicito.

Il regolamento PIC vale anche per le sostanze chimiche di cui è vietata l’esportazione ai sensi dell’allegato V e per l’imballaggio e l’etichettatura di tutte le sostanze chimiche esportate, dovendo l’imballaggio e l’etichettatura conformarsi alla pertinente legislazione dell’UE.

Le sostanze chimiche all’interno di droghe, materiali radioattivi, rifiuti, armi chimiche, alimenti e additivi alimentari, mangimi, organismi geneticamente modificati e prodotti farmaceutici (tranne disinfettanti, insetticidi e antiparassitari) sono disciplinate da altre norme dell’UE e, pertanto, non rientrano nell’ambito del regolamento PIC.

Inoltre il regolamento non si applica alle sostanze chimiche esportate per fini di ricerca o analisi in quantità che verosimilmente non producono effetti sulla salute umana o sull’ambiente e in quantità non superiore a 10 kg da ogni esportatore a ogni paese importatore per anno civile.

Il regolamento PIC sarà applicabile a decorrere dal 1° marzo 2014. A partire da questa data, l’ECHA sarà responsabile degli aspetti amministrativi e tecnici del nuovo regolamento. Il compito principale dell’Agenzia sarà quello di elaborare e inviare notifiche di esportazione ai paesi d’importazione non appartenenti all’UE, oltre a tenere una banca dati delle notifiche e dei consensi espliciti dei paesi d’importazione.

L’ECHA fornirà anche assistenza e orientamento tecnico e scientifico per l’industria, le autorità nazionali designate sia dell’UE che dei paesi terzi, nonché per la Commissione europea.

 

FONTE http://echa.europa.eu/it/regulations/prior-informed-consent/understanding-pic

Armi chimiche dalla cultura alla cronaca

3 Marzo 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio

Comunicato stampa  Ordine dei Chimici Trentino Alto Adige 3-3-2014

Serata La chimica della PACE

Le armi chimiche dalla cultura alla cronaca.

 

Nella conferenza del professor Trifirò il 1-3-2014 al MUSE-Trento si è approfondito con più di cento partecipanti, di cui circa un terzo chimici, l’argomento di drammatica attualità delle armi chimiche siriane, scoprendo aspetti inquietanti ed aspetti rassicuranti dell’uso e destino della chimica come arma.

Le sostanze molto tossiche che si disperdono facilmente nell’ambiente, sono facili da trasportare, non deteriorano e possono esser usate come arma chimica. La storia delle Armi chimiche è lunga ed anche gli italiani nel 1963 ne fecero largo uso in Etiopia. Nella seconda guerra mondiale in Europa non furono usate ma quasi tutti ne erano dotati, al termine delle ostilità furono affossate nel mar Mediterraneo ove ancor oggi giacciono.

Dal 1993 l’umanità e quasi tutti gli eserciti presero atto delle ripercussioni di queste armi sulle popolazioni civili e sull’ambiente, presero atto che qualsiasi vincitore di qualsiasi conflitto si sarebbe trovato una conquista contaminata difficilmente utilizzabile. Ci sono ancora delle discussioni in atto su alcune sostanze in uso come il “fosforo bianco” e i gas “al peperoncino” usati anche di recente da eserciti o corpi di polizia che dal punto di vista scientifico dovrebbero  esser considerati nella lista delle armi chimiche e attivato il processo per la messa al bando, ma ci sono resistenze politiche affinché questo avvenga.Immagini personali 013

Molte molecole che hanno salvato milioni di vite umane debellando malattie o parassiti, altre molecole sono state usate impropriamente per uccidere i nemici o i dissidenti, ma mai come in questa epoca la chimica dimostra di avere un linguaggio internazionale. Dopo lo smantellamento degli impianti e degli arsenali chimici, il lavoro principale dell’OPCW è quello di prevedere possibili distorti usi futuri dell’avanzamento scientifico. Interazione con nanomateriali o con tossine di origine biologica, i nano reattori e quanto di più ingegnoso l’uomo sa creare potrebbe esse utilizzato per ammazzare i propri simili e per questo OPCW deve continuamente aggiornarsi e conoscere per prevenire e evitare questi usi distorti.

Le riviste scientifiche applicano da tempo un codice etico rifiutandosi di pubblicare articoli inerenti la sintesi delle armi chimiche, diffondendo invece articoli sulla prevenzione e protezione da queste.

Le convenzioni internazionali che hanno per oggetto la chimica, sono quelle che nel panorama mondiale hanno ottenuto i maggiori successi: gas ozonolesivi, POP, la convenzione di Rotterdam, GHS, REACH, CLP. Mentre l’unico evidente fallimento è il protocollo di Kyoto sul biossido di carbonio. Ma proprio il fallimento mette in evidenza la necessità di affiancare al progresso scientifico tecnologico anche un cambiamento degli stili di vita. La convenzione per la messa al bando delle armi chimiche è stata sottoscritta dalla quasi totalità dei Paesi al mondo, mancano ancora Israele, Egitto, Myanmar, Sudan del Sud, Corea del Nord ed Angola. La Siria ha aderito soltanto alla fine del 2013 permettendo da subito il processo di distruzione degli impianti di produzione e concedendo  allo smantellamento del proprio arsenale in essere.

Le armi chimiche sono quelle dagli effetti più odiosi insieme alle mine anti-uomo, pertanto disinnescare tutte le armi chimiche in Siria è significato porre le basi minime per disinnescare la guerra e provare difficoltosamente a costruire la pace. Questa è una delle motivazioni per cui è stato conferito il premio Nobel per la Pace 2013 all’OPCW che ha fatto grosse pressioni alla Siria ottenendo la sua adesione.

La convenzione del 1993 impone che ogni Paese aderente distrugga opportunamente le proprie armi chimiche accettando rigorosi vincoli e controlli senza preavviso sul corretto smaltimento dei frutti delle decomposizioni a tutela degli uomini e dell’ambiente. Nel caso particolare della Siria l’OPCW ha lanciato una “colletta internazionale” alla quale hanno risposto molti Stati per concorrere a disinnescare una bomba di portata globale. Il Canada, la Danimarca, la Norvegia, gli USA hanno dato il loro contributo come tanti altri Stati per disinnescare le armi chimiche siriane pur non avendo imminente e vicino rischio di contaminazione. L’Italia ha messo a disposizione un proto per il trasbordo dei carichi.

L’OPCW da piene garanzie sul trattamento delle armi siriane, trattate in acque internazionali e con fondi e strutture internazionali per evitare effetti globali sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista socio-politico-militare. Ma il mondo scientifico tratta queste molecole con timore reverenziale e non con superficialità quindi l’OPCW ha messo in atto molteplici misure di contenimento del rischio e di prevenzione anche degli accadimenti accidentali.

Proprio nell’abbondanza di prudenza sta il motivo dei ritardi nella distruzione, la prudenza e l’allerta è ai massimi livelli anche grazie alla giusta attenzione mediatica. Interessante invece apprendere come centinaia di tonnellate di armi chimiche innescate, incustodite, deteriorate, incontrollate e pericolosissime, giacenti sul fondo dei porti del Mediterraneo non facciano nessuna notizia mentre 560 tonnellate di sostanze molto tossiche trattate con la massima cura siano all’attenzione dei media internazionali. Occhi puntati, dunque sul Mediterraneo affinché i tecnici dell’OPCW tra cui chimici, ingegneri e biologi possano compiere fino in fondo il loro mandato ma anche a quel fardello che la seconda guerra mondiale ci ha lasciato ed ancora non abbiamo avuto il coraggio di affrontare.

ATTI DELL’INCONTRO: Confernza chimici Trento

Fabrizio Demattè

consigliere Ordine Chimici TAA

Famelab, competizione internazionale per giovani (

25 Febbraio 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Il prossimo 28 febbraio il MUSE Museo delle Scienze di Trento ospiterà le selezioni locali di Famelab, competizione internazionale per giovani ricercatori scientifici con il talento della comunicazione. 
Ideato dal Cheltenham Festivals e promosso a livello mondiale dal British Council in 24 paesi differenti, FameLab è un incubatore di creatività e nuovi talenti.

Durante la selezione del 28 febbraio i partecipanti avranno a disposizione una presentazione di tre minuti per impressionare i giudici sfoderando le proprie abilità nel comunicare un argomento scientifico che li appassiona.

I primi tre classificati della selezione di Trento avranno l’opportunità di partecipare gratuitamente alla FameLab Masterclass, un appuntamento di due giorni durante i quali i professionisti della comunicazione scientifica aiuteranno i partecipanti a sviluppare ulteriormente le capacità comunicative per afforntare la Finale Nazionale che si terrà a Perugia il 3 maggio 2014.

La finale internazionale invece, nella quale un unico vincitore italiano sfiderà altri 23 concorrenti di altrettanti paesi del mondo, si svolgerà a giugno 2014 a Cheltenham (Uk), durante il Cheltenham Science Festival.

Per maggiori informazioni su FameLab:
http://www.famelab-italy.it/
http://www.muse.it/it/esplora/Progetti-Speciali/Pages/Famelab-2014.aspx

 

La chimica della pace: le ARMI CHIMICHE, gli uomini che lavorano per eliminarle, il Premio Nobel.

3 Febbraio 2014 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | di Demattè Fabrizio
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L’Ordine Regionale dei Chimici Trentino Alto Adige in collaborazione con il MUSE

 propone la serata

La chimica della pace

Le ARMI CHIMICHE, gli uomini che lavorano per eliminarle, il Premio Nobel .

Testamento di Alfred Nobel: ” il mio patrimonio… infine alla persona che più si sia prodigata o abbia realizzato il miglior lavoro ai fini della fraternità tra le nazioni, per l’abolizione o la riduzione di eserciti permanenti e per la formazione e l’incremento di congressi per la pace”

Sabato 1 marzo 2014 Ore 20:30

Presso sala conferenze del MUSE (per dettagli)

Corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento

Prof. Ferruccio Trifirò Università di Bologna

Unico membro italiano del comitato scientifico dell’Organizzazione Sovranazionale per la messa al bando delle armi chimiche (OPCW)

A seguire interventi dal pubblico. Modera la dott.ssa Giovanna Moruzzi  chimico

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Il giorno 10 dicembre 2013 è stato conferito all’OPCW il premio Nobel per la Pace. Una scelta inattesa da quel comitato chiamato ad eseguire le volontà testamentari del  sig. Nobel, viene premiata una organizzazione sovranazionale che si adopera di rimediare all’uso distorto della chimica come arma. Alfred Nobel scienziato, inventò la dinamite che venne usata diffusamente per scopi bellici oltre che civili, devolse una parte consistente dei suoi guadagni in filantropia con una particolare attenzione a diffondere la Pace.

Saranno riconosciuti i Crediti formativi professionali  (2CFP+1 con test finale) per i Chimici che parteciperanno.

Al mattino incontro con gli studenti superiori presso Istituto Tecnico Tecnologico “Michelangelo Buonarroti” – Via Brigata Acqui, 15 – Trento

Aderiscono all’Iniziativa: Forum Trentino per la pace e i Diritti umaniIstituto Tecnico Tecnologico “Michelangelo Buonarroti” USPID – Sez. di TrentoIsodarco – Uff. di TrentoComitato delle associazioni per la pace e i diritti umani Rovereto
Patrocini Società Chimica ItalianaConsiglio Nazionale dei ChimiciComune di TrentoUniversità di TrentoProvincia Autonoma di Trento
Sponsor Intertech – TIS BolzanoE-Pharma TrentoSandoz Rovereto

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A che punto è il REACH?

28 Gennaio 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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IV Conferenza Nazionale sul Regolamento REACH

4-12-2013 ROMA

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, in collaborazione con il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Istituto Superiore di Sanità/Centro Nazionale Sostanze Chimiche ha organizzato la IV Conferenza Nazionale sul Regolamento Reach. La Conferenza si è tenuta il 16 dicembre 2013 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Sono disponibili i video degli interventi e le presentazioni.
Si consiglia di visitare il sito per gli interventi in video e presentazioni.

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