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Il batterio che produce idrogeno dalla fermentazione degli scarti organici

Una ricerca Cnr ha sviluppato un nuovo processo biochimico che consente di convertire la CO2 in energia pulita sfruttando la ‘Thermotoga neapolitana’

Di Redazione  Pubblicato sul Canale CHIMICA  il 03 luglio 2014
Il batterio che produce idrogeno dalla fermentazione degli scarti organici

Un team dell’Istituto di chimica biomolecolare del Cnr diPozzuoli ha sviluppato e brevettato un nuovo processo per laconversione di CO2 in acido lattico durante la produzione biologica di idrogeno, attraverso la fermentazione batterica di scarti organici.

Il processo per la produzione di biogas è chiamato Clf,Capnophilic Lactic Fermentation, e si avvale di un batterio estremofilo, cioè che vive e prolifera in condizioni ambientali estreme, la Thermotoga neapolitana, che cresce a 80 gradi nelle solfatare marine a largo del litorale Flegreo. “Le cellule della Thermotoga si comportano da micro reattori in grado di produrre idrogeno da fermentazione di substrati organici, inclusi materiale di scarto dell’industria agro-alimentare, permettendone una trasformazione in energia pulita”, spiega Angelo Fontana, coordinatore del team che ha realizzato la ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati su ‘International Journal of Hydrogen Energy‘ e sono in corso di pubblicazione su‘ChemSunChem’.

Questo nuovo processo offre contemporaneamente tre vantaggi: la produzione di energia pulita, la cattura dell’anidride carbonicae il recupero di materiali di scarto. “Il metabolismo del batterio prendendo CO2 e acido acetico rilascia acido lattico con la completa eliminazione della CO2, inoltre, al contrario dei classici meccanismi difissazione autotrofa, come ad esempio la fotosintesi, non comporta sintesi di composti del metabolismo cellulare. Anzi, l’utilizzo di anidride carbonica stimola la velocità di fermentazionedeterminando un miglioramento della produzione di idrogeno da cui potrebbe essere direttamente ottenuta energia elettrica”, continua Fontana.

Sono molti i vantaggi che potrebbero derivare dall’applicazione industriale del processo Clf, anche alla luce del fatto che per la sola produzione di acido lattico esiste un mercato mondiale stimato in circa 1.200 milioni di dollari nel 2010. “La produzione biologica di idrogeno mediante fermentazione batterica di substrati organici, incluso molti materiali di scarto”, conclude il ricercatore Cnr, “è una tematica scientifica caldissima e di grande prospettiva per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

 

Demattè Fabrizio

About Fabrizio Demattè

Consigliere dell'Ordine Trentino Alto Adige dal 2009, referente per la formazione ECM, già referente per il GdL REACH/CLP. https://www.chimicodematte.net/