Ricercatrice UNITN riceve un premio della Società chimica Italiana

7 Settembre 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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6September2017  13:28 FONTE Adnkronos-GeneralNews  GENNEW

Copyright2017Adnkronos Roma,6set.(Adnkronos/Labitalia)-IlGruppoGiovanidiSocietà

Adnkronos 06092017

Claudia Bonfio (UniTN, Chimica dei Sistemi Biologici), Luca Capaldo (UniPV, Chimica Organica) e Federica Leone (PoliTO, Chimica Industriale) vincono la
terza edizione del Premio Reaxys.

Il loro saggio focalizzato sull’interazione tra l’attività di ricerca del dottorato e l’utilizzo del database prodotto da Elsevier è stato insignito di questo prestigioso premio internazionale.  Claudia, Luca e Federica ritireranno il premio la prossima settimana durante il Congresso della Società Chimica Italiana.

L’annuncio dato dall’agenzia Adnkronos.

EQUILIBRIO CHIMICO: UNA PROPOSTA DI SEQUENZA DIDATTICA

1 Settembre 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Dipartimento di chimica, materiali e biotecnologie
Corso di aggiornamento di Chimica
EQUILIBRIO CHIMICO: UNA PROPOSTA DI SEQUENZA DIDATTICA
Corso di aggiornamento per i docenti di chimica delle scuole secondarie di secondo grado della regione
Trentino Alto Adige organizzato dal dipartimento di chimica, materiali e biotecnologie dell’ITT
M.Buonarroti – A.Pozzo di Trento in collaborazione con la Sezione Trentino Alto Adige-Südtirol della SCI.
Verrà presentata e discussa una sequenza didattica che, dalla riflessione su attività di laboratorio, mira
all’apprendimento del concetto di equilibrio chimico come fenomeno dinamico.
Obiettivi: fornire agli insegnanti un’occasione per approfondire e sistematizzare le proprie conoscenze
disciplinari sull’equilibrio chimico con il fine di migliorarne l’insegnamento e rendere per gli studenti
l’apprendimento stabile e utilizzabile come chiave di comprensione dei processi chimici.
Sede del corso
Aula magna prof. Mario Mattedi ITT M.Buonarroti – A.Pozzo Via Brigata Acqui, 15 Trento
Programma
Martedì 5 settembre 2017 ore 14.00 – 18.00
Insegnamento e apprendimento del concetto di equilibrio chimico nella scuola secondaria  di secondo grado” prima parte
Mercoledì 6 settembre 2017 ore 8.30 – 12.30
Insegnamento e apprendimento del concetto di equilibrio chimico nella scuola secondaria di secondo grado” seconda parte

Referente del Corso
prof. Marino Cofler tel.scuola 0461216811 e-mail: marinocofler[@]gmail.com
Docente
prof. Marco Ghirardi Istituto di Istruzione Superiore “Q. Sella”, Biella; componente del
direttivo della Divisione di Didattica della SCI
Destinatari
Insegnanti e assistenti dell’ITT Buonarroti Pozzo di Trento, Dipartimento di chimica,
Insegnanti e assistenti Istituti superiori della provincia di Trento e della provincia di Bolzano
Appassionati di chimica
Iscrizione: direttamente presso la sede del corso
Ai corsisti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Corso aggiornamento equilibrio chimico 5 6 settembre 2017 (1)

Acque destinate al consumo umano, novità per i laboratori

24 Agosto 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Si da notizia del Decreto del Ministero della Salute del 14 /6/ 2017  recante modifiche della legge che governa gli accertamenti e le autorizzazioni sulle acque destinate al consumo umano.

In particolare si fa notare le incombenze che ricadono sui laboratori e sui chimici che ci lavorano.

Il decreto è qui allegato. ___ ATTO COMPLETO ___

Si informa inoltre con nuovo decreto ministeriale del 6/7/2017  l’entrata in vigore è stata prorogata

La data di entrata in vigore  del  decreto  del  Ministro  della
salute, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela  del
territorio  e  del  mare,  14  novembre   2016   recante   «Modifiche
all'allegato I del  decreto  legislativo  2  febbraio  2001,  n.  31,
recante «Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa  alla  qualita'
delle acque destinate al consumo umano»,  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2017,  e'  prorogata  al  31  dicembre
2018.

 

 

Responsabilità civili e penali del chimico in un laboratorio.

17 Agosto 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Condividiamo alcuni riflessioni emerse dalla lettura di un recente articolo (sotto i riferimenti) in merito alla responsabilità del laboratorio e del chimico che lo dirige nelle questioni inerenti ai rifiuti.

  1. Viene evidenziato senza ambiguità alcuna, il ruolo del professionista singolo, quale titolare unico della responsabilità della “certificazione”. Se avrete voglia di leggere integralmente l’articolo, noterete che non si fa mai riferimento al “laboratorio” in qualità di entità che detiene la responsabilità, ma solo al professionista incaricato. In particolare: “L’esecuzione delle analisi chimiche sul rifiuto comporta in sé l’esposizione del laboratorio di analisi ad una responsabilità sia dal punto di vista penale, sia da quello civilistico. […] Si tratta, in buona sostanza, di una fattispecie autonoma di reato, introdotta appunto dal decreto Ronchi e confermata dal Codice dell’Ambiente, che si aggiunge al dettame di cui all’art. 483 c.p. e può essere commessa solo da soggetti aventi una determinata posizione soggettiva (alias il professionista che redige il certificato e il trasportatore che lo utilizza).
  2. Si ribadisce che: Dal punto di vista contrattuale l’incarico è regolato dagli artt. 2229 e ss. c.c. trattandosi di “professione intellettuale per il cui esercizio è necessaria l’iscrizione in appositi albi o elenchi”.
  3. Ma soprattutto si pone l’attenzione al fatto che: “[…] Vero è anche che, rispetto al produttore, il laboratorio di analisi o l’analista si pongono in una posizione gradata, nel senso che il primo ha perfetta conoscenza dell’impianto che rientra nella sua sfera di disponibilità, così nel silenzio della legge egli è, in linea di principio, libero di indirizzare il rapporto con l’analista o con il laboratorio di analisi. In tale ottica può decidere di coinvolgere tale professionista nella fase propedeutica all’analisi (nel momento del prelievo e del campionamento) ovvero di tenerlo al di fuori, consegnando il rifiuto e chiedendogli di analizzarlo. L’inesistenza di norme comportamentali al riguardo e la libertà di scelta del produttore non è, tuttavia, priva di rilievo in ambito di responsabilità penale: è, infatti, evidente come ai fini della valutazione della colpevolezza l’atteggiamento di un produttore che consapevolmente instaura un rapporto non trasparente con l’analista, senza coinvolgerlo nella fase propedeutica, può essere letto come sintomo della volontà di eludere la legge. Classico è l’esempio del produttore che fa analizzare all’analista una campione parziale delle terre da scavo. […]”

Non si pubblica il documento per sposarne interamente l’opinione ma per offrire uno spunto di riflessione tra chimici.

Si cita l’articolo “Profili di responsabilità civile e penale del laboratorio che esegue le analisi chimiche sul rifiuto.”

pubblicato sul sito  www.Industrieambiente.it a firma di di Francesca Romana Tomaselli nel luglio 2017

http://industrieambiente.it/index.php?page=leggi&active=54&id=14 di cui consigliamo la lettura.

 

Finanziamento dei corsi di specializzazione 2017 per chimici Trentino

29 Luglio 2017 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | di Demattè Fabrizio
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Bando di concorso per la specializzazione del personale laureato non medico
La Giunta provinciale ha approvato il bando di concorso, indetto ai sensi dell’art. 4 del Regolamento attuativo dell’art. 37 della L.P. 8/96, per la concessione dei contributi per favorire la specializzazione di personale sanitario laureato non medico nelle seguenti discipline: chimica, farmacia, fisica, odontoiatria, medicina veterinaria, ammessi nell’anno accademico 2016/2017.

 

Secondo deliberazione 1178 del 2017 sono stanziati i fondi per finanziare le borse di studio anche per chimici che volessero specializzarsi in scuole di specializzazione in ambito sanitario. Il bando va ricercato nel sito della Provincia autonoma di Trento

https://www.trentinosalute.net/Dal-Dipartimento/Bando-di-concorso-per-la-specializzazione-del-personale-laureato-non-medico

Chimici che hanno chiesto esonero dalla formazione.

30 Giugno 2017 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Si da pubblicità come imposto dal Regolamento per la formazione dei chimici e chimiche iscritti ed iscritte all’Ordine Regionale del Trentino Alto Adige che, a vario titolo, hanno chiesto esonero permanente o temporaneo alla formazione.

Hanno fatto richiesta di esenzione parziale o esonero dalla formazione i seguenti chimici e se ne è data pubblicità.

 

Data inizio o periodo

Nome del chimico della chimica

Motivo

1/11/2015 De Santi Roberta Non professante
31/12/2015 Tondini Giuseppe Non professante
28/3/2017 Rita Cosentino Non professante
8/12/2016 Gaita Sabino Non professante
Anno 2015-2016 Sicurelli Adriana esonero per maternità
Anno 2016-2017 Boschetti Silvia esonero per maternità
Anno 2015 Hoelzl Marlene esonero per maternità

 

Regolamento REACH 31 maggio 2018

23 Giugno 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Se importi o produci sostanze chimiche hai l’obbligo di registrarle.

Regolamento REACH.
Più sicuro l’ambiente, più sicuri noi

Sui canali tv e radio della RAI e sul WEB, è partita la nuova campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sul regolamento REACH.

Il regolamento REACH prevede che le sostanze chimiche in commercio nell’Unione Europea debbano essere registrate per essere conosciute.

Dal 31 maggio 2018 ogni sostanza avrà la sua carta d’identità.

Lo spot della campagna richiama l’attenzione su come le sostanze chimiche siano parte della vita quotidiana e quanto sia necessario farne un uso attento e consapevole per tutelare la salute dell’uomo e dell’ambiente.

L’interesse per la campagna è condiviso e sostenuto dalle amministrazioni coinvolte nell’attuazione del regolamento oltre al Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico.

http://www.minambiente.it/reach2018

 

 

 

Orario estivo di apertura al pubblico della segreteria Ordine.

13 Giugno 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Orario estivo di apertura al pubblico

dal 19 giugno al 8 settembre 2017

lunedi e martedi dalle ore 9.00 alle ore 14.00
mercoledi dalle ore 9.00 alle ore 17.00
giovedi e venerdi dalle ore 9.00 alle ore 14.00

Due parole su chi controlla le acque potabili

31 Maggio 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Due parole su chi controlla le acque potabili.

Mauro Icardi

La scorsa settimana una delle “Pillole di Mercalli”, filmati che il noto climatologo dedica ai temi ambientali e che vanno in onda su Rai News, è stata dedicata all’eccessivo consumo di acqua in bottiglia da parte degli Italiani.

Terzi a livello mondiale dopo Messico e Tailandia.

Ho visionato il filmato sul sito della Rai e ho voluto vedere qualche commento a proposito. A parte il solito schierarsi a favore o contro il consumo di acqua in bottiglia per ragioni diverse (sostenibilità ambientale su tutte, ma anche abitudini e gusti personali), ho potuto notare come al solito il proliferare di luoghi comuni decisamente banali.

Si sa che in generale le persone si lamentano dell’odore di cloro dell’acqua potabile (problema che è risolvibilissimo con il semplice utilizzo di una caraffa dove far riposare l’acqua per circa trenta minuti).

Molti sono addirittura convinti che l’acqua potabile sia nociva per la salute. E non è semplice far capire che un gestore di acquedotto ricorre alla disinfezione per consegnare l’acqua completamente esente da microorganismi potenzialmente patogeni.

Devo dire che ormai mi sono quasi rassegnato a questo tipo di commenti. Ma non ho resistito a dover rispondere ad un commento che in maniera superficiale e direi offensiva, sosteneva che la fiducia nell’acqua in bottiglia risiedesse nel fatto che le aziende imbottigliatrici “fanno i controlli”, e che conseguentemente i controlli effettuati dai gestori del ciclo idrico fossero insufficienti, o addirittura mancanti.

Ho risposto al commentatore, scrivendo che, se era così sicuro che gli addetti al controllo delle acque potabili della sua zona adottassero comportamenti omissivi nello svolgimento delle analisi , non gli restava che presentare una circostanziata denuncia alla Procura della Repubblica.

Assumendosi l’onere e la responsabilità di quanto affermava. Inutile dire che non ho ricevuto nessuna risposta a questo mio commento.

Forse avrei dovuto ignorare questo commento, come molti altri. Commenti che riguardano gli argomenti più diversi. Sulla possibilità che il web amplifichi quelle che un tempo erano le chiacchiere da bar si espresse già Umberto Eco. E sulla propagazione di bufale e leggende per meccanismi di conferma che si sviluppano per esempio tra chi crede alle scie chimiche, e sulla facilità con cui queste possono prendere piede ci sono già molti studi, e molti interessanti articoli. Uno molto interessante a firma di Walter Quattrociocchi è uscito sul numero 570 de “Le scienze” nel Febbraio 2016.

Ma su una cosa di questa importanza, non ho voluto far finta di niente. Mi sono sentito chiamato in causa in prima persona, ed ho pensato anche a tutte le persone che conosco negli incontri di lavoro, e che si occupano di qualità dell’acqua potabile.

Le società di gestione e conseguentemente gli addetti sono tenuti a rispettare quanto disposto dal Dlgs 31 che regola i controlli sulle acque destinate al consumo umano.

I controlli sono sia interni, cioè svolti dall’azienda di gestione dell’acquedotto, che esterni cioè effettuati dalle aziende sanitarie locali. I gestori sono soggetti ad un numero definito di analisi in funzione del volume di acqua erogata.

Questo il link del Dlgs 31.

https://www.arpal.gov.it/images/stories/testi_normative/DLgs_31-2001.pdf

Mi chiedo come si possa pensare che le aziende sanitarie, i gestori di acquedotto possano mettere in pratica comportamenti omissivi.

Siamo tenuti a conservare i risultati delle analisi per cinque anni, a pubblicare i rapporti di prova sul sito della nostra azienda per ottemperare a criteri di qualità e di trasparenza.

Ma soprattutto siamo coscienti di fornire un servizio. Come addetti al laboratorio poi siamo impegnati in un lavoro continuo di aggiornamento sia normativo che analitico. Le aziende acquedottistiche dovranno nel futuro sviluppare un proprio “Water Safety Plan” , cioè monitorare i fattori di rischio non solo a livello analitico, ma territoriale e di rete.

Siamo consapevoli dell’importanza della risorsa acqua.

Io ho come hobby il ciclismo. E ogni volta che faccio uscite in bicicletta rivolgo sempre un ringraziamento ai colleghi di altre aziende, quando sosto presso una fontanella o ad una casa dell’acqua. Al loro lavoro che mi permette di combattere sete e caldo, soprattutto in questi giorni.

Ma vorrei dire un’ultima parola a chi crede che non si facciano i controlli. Come chimici, come biologi, come tecnici di rete siamo vincolati ad un importante valore. Sappiamo di svolgere un servizio e conosciamo cosa significa una parola: etica. La conosco personalmente come chimico che in qualche caso ha rinunciato a ferie o permessi per terminare un’analisi urgente o la lettura di una piastra di microbiologia.

La conoscono i colleghi che a qualunque ora del giorno e della notte sono chiamati ad intervenire per ripristinare la fornitura dell’acqua. Lo sostengo da sempre. Non è con la demagogia o il sensazionalismo che si possono affrontare questi problemi. E questa cosa vale non solo per la mia azienda.

Riflettere un attimo prima di dire cose insensate è una virtù ormai scomparsa.

il Convegno “REACHerca” – Roma, 26 giugno 2017

31 Maggio 2017 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | di Demattè Fabrizio
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FONTE: il blog della SCI

Il Ministero della Salute e Sapienza Università di Roma,

in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Ministero dello Sviluppo Economico con il supporto dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Sostanze Chimiche, prodotti Cosmetici e protezione del Consumatore e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

organizzano

 

*il Convegno “REACHerca – Innovazione in ambito REACH:*
*dialogo tra la Ricerca e le Imprese”*
*Roma, 26 giugno 2017*

*Dipartimento Chimica Tecnologie e Farmacia – Università “Sapienza”*

*Piazzale Aldo Moro, 5 Roma*

Il Convegno si propone come un momento di dialogo e confronto fra il mondo della ricerca e quello dell’industria per rafforzare le sinergie utili a rispondere alle esigenze di sostituzione di sostanze preoccupanti per la salute e per l’ambiente, con sostanze o tecnologie più sostenibili, rispetto alle quali il mondo industriale è responsabilizzato dal regolamento REACH.

Attraverso l’illustrazione di esperienze e progetti concreti, si metterà in luce come il REACH rappresenti, oltre a un importante e fondamentale contributo alla protezione e tutela della salute umana e dell’ambiente, un’occasione di sviluppo e di innovazione per l’industria in dialogo dinamico connesso alle potenzialità della ricerca italiana.

Interverranno rappresentanti delle principali istituzioni nazionali coinvolte nell’implementazione del REACH, unitamente a esponenti delle Associazioni di rappresentanza delle imprese e del settore della ricerca.

La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione utilizzando il seguente link: http://www.isprambiente.gov.it/it/events/reacherca.-in novazione-in-ambito-reach-dialogo-tra-ricerca-e-le-imprese

La registrazione si considera automaticamente accettata fino a raggiungimento della capienza massima della sala. Nell’impossibilità a partecipare si prega di comunicare tempestivamente alla Segreteria Organizzativa *evento_prodottichimici@sanita.it
<evento_prodottichimici@sanita.it>*.

La bozza di programma è consultabile sul sito :http://dctf.uniroma1.it/notiz ie/eventi/reacherca-innovazione-ambito-reach-dialogo-ricerca-imprese

 

 

 

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