Corso REACH/CLP in collaborazione con Associazione Industriali Trento

15 Marzo 2018 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Homepage | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Nel 2006 il Parlamento Europeo ha partorito una norma innovativa per regolare le sostanze chimiche nel proprio territorio.
Una norma chiamata REACH che intende inserire e indirizzare il mercato verso una maggior tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente in cui vive.
Anche se gli scopi sono molto nobili gli adempimenti sono molto onerosi e i vincoli sono stringenti. Sopra tutto  l’impossibilità di importare in Europa sostanze non registrate in quantità superiori ad una tonnellata anno. Ormai sono passati 12 anni dall’uscita e questo regolamento -adolescente- entrerà a pieno regime il primo giugno 2018.
Non è saggio lasciarsi ingannare dalla giovinezza dello strumento normativo perchè essendo norma di prodotto sarà uno strumento cruciale i confronti tra competitori.
Esiste un fondato rischio di non avere più materie prime perchè non si è provveduto alla registrazione e la merce si ferma in dogana. Oppure il rischio di confisca e distruzione di un articolo in quanto contiene troppe sostanze sulle quali si è sancita elevata preoccupazione dall’Europa. Certamente sarà fondamentale saper gestire una scheda dati di sicurezza estesa con uno scenario di esposizione per non cadere in sanzioni ed il blocco della vendita del prodotto finito.
Moltissime e complesse le prescrizioni del regolamento che si intreccia con altro regolamento altrettanto complesso il CLP per la classificazione delle sostanze, stavolta solo per le pericolose.
Il tessuto produttivo italiano ed ancor più quello Trentino sono rimasti (con poche encomiabili eccezioni) indietro in questo processo di evoluzione organizzativa.
L’Europa del Nord è già da alcuni anni che ha abbracciato come opportunità di miglioramento il REACH e il regolamento CLP rivoluzionando i processi produttivi o semplicemente comunicando meglio il pericolo delle sostanze chimiche coinvolte. Il nostro tessuto produttivo non può più ignorare tale “rivoluzione chimica europea” pena la possibilità di esser esclusi dai mercati europei, per scelta dei clienti o per le sanzioni -pesantissime- che possono esser comminate.
Anche chi produce per l’extraeuropa deve attrezzarsi per le contromisure istituite dagli altri mercati mondiali (TSCA, REACH Australia ecc ecc).
L’Ordine dei Chimici regionale in collaborazione con l’Associazione Industriali ha pensato di proporre alle aziende del territorio ed in particolare ai chimici che operano in esse un percorso formativo di alto livello coinvolgendo docenti distintisi nel Nord Italia per competenza ed capacità comunicative.
Quattro date per un totale di 32 ore tra aprile e maggio 2018.
Certamente le aziende che gestiscono sostanze chimiche potranno affrontare con competenza le richieste del mercato e prevenire le richieste che ancora il mercato non ha posto per poter essere pronti al momento.
Il corso darà diritto a Crediti Formativi per i chimici
L’iscrizione esclusivamente il sito http://www.assoservizi.tn.it.
UPDATE: 28-3-2018 a seguito della concomitanza del quarto modulo con l’adunata degli Alpini a Trento si è ritenuto opportuno spostare la data anticipandola al 10.

Gruppi di lavoro

12 Marzo 2018 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Homepage | Notizie | Opportunità | di Demattè Fabrizio
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All’inizio del 2018 l’Ordine regionale dei Chimici Trentino Alto Adige ha deciso di istituire due gruppi di lavoro chiamando a collaborare i chimici del territorio.
I due gruppi di lavoro sono:
– Rifiuti secondo il D.Lgs 152/2006 e le applicazioni del CLP (coordinatore di questo gdp è il dr. chim. Giaanumberto Giurin ;
REACH e CLP i regolamenti europei che coinvolgono la chimica (coordinatore di questo gdl è il dr. chim. Fabrizio Demattè).
La partecipazione ai gruppi di lavoro darà diritto ai CFP in misura di quanto previsto dal regolamento vigente.

Aggiornamenti Anticorruzione e trasparenza

1 Marzo 2018 | 0 commento | in Altri contenuti - Accesso civico | Altri contenuti - Corruzione | Altri contenuti - Dati ulteriori | Amministrazione Trasparente | Homepage | Notizie | Organizzazione | Regolamentazione | di Demattè Fabrizio
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Si da pubblicazione dei nuovi documenti legati alla Trasparenza, Anticorruzione ed accesso agli atti.

Moduli legati alle eventuali richieste degli iscritti allegati

Regolamento accesso agli atti ANAC OTCTAA 31.01.2018 OK

Il nuovo codice di comportamento a cui i collaboratori dell’Ordine devono attenersi.

Codice comportamento Ordine Chimici TAA rev.1 2018 OK

Il piano anticorruzione

Piano prevenzione corruzione Ordine Chimici TAA 2018-2020 OK

Il piano per la trasparenza.

Piano trasparenza ed integrità Ordine Chimici TAA 2018-2020 OK

 

Relazione sull’anno 2017

Scheda Relazione RPC 2018 compilato

 

La professione di chimico compie 90 anni

28 Febbraio 2018 | 0 commento | in Homepage | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Il primo marzo di 90 anni del 1928 veniva istituito, con un Regio Decreto la professione di Chimico. Per mettere in ordine molti professionisti che esercitavano la professione al fine di far emergere solo coloro che avevano le competenze necessarie per farlo.

Nel 2018 questa ricorrenza assume lo stesso significato anche se non è applicata in tutti i settori in cui si dovrebbe applicare, sono riservate ai chimici attività molto ridotte rispetto alle sue sfere di competenza.

 

 

 

Crediti deontologici in FAD ( Formazione a distanza) per il 2017 dal CNC

22 Dicembre 2017 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Homepage | Notizie | di Demattè Fabrizio
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A tutti gli iscritti che hanno fornito una email funzionante e letta questa comunicazione è già giunta direttamente dal CNC.

Per gli altri ecco la comunicazione sul corso a distanza sugli argomenti deontologici unitamente all’invito di comunicare alla segreteria dell’Ordine l’email funzionante.

dr. chim Fabrizio Demattè

 

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Al fine di ampliare l’offerta formativa, il Consiglio Nazionale dei Chimici ha attivato il corso di formazione GRATUITO in modalità FAD dal titolo “CORSO DEONTOLOGICO 2017
Il corso sarà fruibile dal 06.12.2017 sino al 31 gennaio 2018.
Il numero totale di CFP deontologici conseguibili con il corso è pari a 3.
Per accedere alla frequentazione del corso gratuita dovrai:
• Andare sul portale: http://www.tecnoacademy.it/accedi-formazione-cnc/
• Inserire le credenziali d’accesso:
Username: “codice fiscale
Password: “numero iscrizione albo
N.B. per chi avesse già frequentato corsi FAD all’interno della piattaforma TecnoAcademy, potrà utilizzare le credenziali già in suo possesso.
• Dopo aver effettuato l’accesso, cliccare sulla voce “I MIEI CORSI”, e poi sul titolo “CORSO DEONTOLOGICO 2017”;
• Una volta entrati nel corso, è possibile scaricare gli allegati e iniziarne la visione, cliccando sulle lezioni;
• Al termine del corso, a seguito di un questionario di valutazione, potrai scaricare direttamente l’attestato di frequenza;
• I crediti formativi verranno caricati dalla segreteria del Consiglio Nazionale dei Chimici nel mese di febbraio 2018;
Le ulteriori informazioni per l’espletamento del corso e sulle modalità di superamento del test finale, saranno reperibili all’interno del corso o presso la segreteria del Consiglio Nazionale dei Chimici (Dott.ssa Sbrilli Veronica).

Proroga consegna “relazione” attività formative svolte nel 2017

18 Dicembre 2017 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Riceviamo dal CNC e diamo pubblicazione del Prot. 1810/17/cnc/fta :

 

In riferimento al Regolamento per la Formazione Professionale Continua dei Professionisti Chimici disposto dal Consiglio Nazionale dei Chimici ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 7, pubblicato sul B.U. del Ministero della Giustizia n. 15 del 15 agosto 2014 e tenuto conto che sarà possibile acquisire fino al 31.01.2018 i CFP deontologici relativi all’anno 2017, come già comunicato nella lettera prot. 1781/17/cnc/fta con cui si informava dell’attivazione di un corso deontologico gratuito in madalità FAD,

si avvisa che il Consiglio Nazionale dei Chimici nella seduta del 24 e 25 novembre 2017 ha deliberato quanto segue:

è prorogato alla data del 30 aprile 2018 il termine del 31 gennaio 2018, fissato all’art. 7 del comma 3 del citato Regolamento per la Formazione Professionale Continua, ove è previsto che “la relazione di cui al comma 2 deve essere presentata al Consiglio dell’Ordine al quale il Professionista Chimici è iscritto entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello cui fa riferimento la relazione”;

– è prorogato alla data del 30 giugno 2018 il termine del 31 marzo 2018 fissato dall’art. 10, comma 7 del suddetto Regolamento per la Formazione Professionale Continua ove è previsto che “il Consiglio dell’Ordine invia entro il 31 marzo al Consiglio Nazionale dei Chimici una relazione sulle attività svolte nel complesso dai Professionisti Chimici afferenti al proprio Consiglio (…)”. La presente viene notificata agli Ordini Territoriali per gli adempimenti di competenza ed a tutti gli iscritti attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale www.chimici.it

 


NOTE AGGIUNTIVE


Si rammenta che è inteso come “relazione” la registrazione delle attività formative svolte nel 2017 nel portale COGEAPS. Sono ovviamente escluse da questa pratica tutte le attività erogate da enti autorizzati (come ad esempio l’Ordine stesso) che vengono registrate di volta in volta direttamente dall’Ente autorizzato. Sono quindi da inserire la formazione somministrata da enti non autorizzati, la partecipazione a gruppi di lavoro ufficiali le pubblicazioni etc etc.

Per lo studio individuale si rammenta che non è sufficiente dichiarare in Cogeaps di aver studiato una o l’altra materia ma è necessario relazionare in tal senso, si sollecitano gli iscritti interessati a protendere per una relazione orale secondo le indicazioni più volte enunciate.

Questa necessità/disponibilità può alimentare lo strumento della mutua formazione che ha già registrato particolare apprezzamento dagli iscritti che vi hanno preso parte sia come docenti che come discenti. 

Il referente per le attività formative

dr. chim. Fabrizio Demattè

Formazione Autunno 2017 Trentino Alto Adige

2 Novembre 2017 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Formazione Autunno 2017

Sabato 11 novembre 2017 dalle ore 9:00 alle ore 13:00
Biorisanamento (Bioremediation) di siti contaminati:
esperienze su impianto pilota.
• Introduzione ai bioreattori: impianti pilota, dimensionamento, conduzione di esercizio
• Principali procedure biotecnologiche per biorisanamento di siti contaminati.
• Similitudini di applicazione in situ e in impianto pilota per la bonifica di suoli contaminati.
RELATORE: GIANUMBERTO GIURIN
Sabato 18 novembre dalle ore 9:00 alle ore 13:00
Etichette alimentari: dalla teoria alla pratica
• Disposizioni regolamento CE 1169/2011 e linee guida
• Valutazione di alcuni modelli di etichette alimentari
• Metodologie per la stesura delle “tabelle nutrizionali” inserite in etichetta
RELATORE: ELENA BELLETTI
Sabato 25 novembre dalle ore 9:00 alle ore 13:00
Educazione alimentare
• Alimentarsi bene e in sicurezza per vivere meglio
• Diverse culture alimentari a confronto
• Conosciamo le etichette alimentari (Reg. UE 1196/2011 e ultime normative su etichettatura degli alimenti
RELATORE: MARINO MELISSANO
Sabato 2 dicembre dalle ore 9:00 alle ore 13:00
La valutazione del rischio chimico e cancerogeno nei
laboratori
• Panorama normativo ed approcci classici
• Criticità dei metodi tradizionali
• Il nuovo metodo secondo le Linee guida ISPRA 164/2017
RELATORE: WALTER RIZZOLI
Gli eventi formativi si svolgeranno presso la presso la GIMO di Viale Verona 190/4-38123 Trento (TN).
Verranno confermati al raggiungimento di almeno 5 iscrizioni. Per ulteriori informazioni e iscrizione
fare riferimento al sito formazione.chimici.it

Equo compenso

24 Ottobre 2017 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Comunicato Congiunto Cup-Rete

“Professioni compatte sull’Equo compenso”

Il Comitato Unitario delle professioni e la Rete delle Professioni Tecniche fanno quadrato intorno alla necessità di avere una previsione legislativa che tuteli il lavoro degli iscritti agli albi, in generale, e quello dei più giovani, in particolare. Grande manifestazione organizzata per il 30 novembre p.v. a Roma.

Roma, 16 ottobre 2017 – “L’equo compenso per i professionisti non ha nulla a che vedere con la reintroduzione delle tariffe minime obbligatorie e pertanto non c’è alcun motivo per fermare l’iter legislativo avviato in Parlamento per colmare il vuoto creatosi a partire con le liberalizzazioni del 2006”. Il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche fanno quadrato intorno alle presunte criticità evidenziate dal Dipartimento delle politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri. La nota del Dipartimento ritiene che il disegno di legge sull’equo compenso, su cui si sta concretizzando un’ampia convergenza politica, punti ad una surrettizia reintroduzione di tariffe minime obbligatorie, con conseguente necessità di previa notifica alla Commissione
della proposta. “L’obbligo di comunicazione alla Commissione di misure del genere”, fanno sapere il Cup presieduto da Marina Calderone e la Rete presieduta da Armando Zambrano, “è previsto dalla Direttiva Bolkestein all’art. 15, co. 7 e i casi che richiedono la notifica sono indicati tassativamente; tra essi quello appunto delle “tariffe obbligatorie minime e/o massime che il prestatore deve rispettare (art. 15, par. 2, lett. g)”. Chiarito ciò, vale la pena ricordare che ad oggi la giurisprudenza europea non ha mai sancito l’incompatibilità con il diritto europeo primario e/o derivato di fonti interne che stabilissero tariffe vincolanti, purché siano appunto determinate dallo Stato e applicate dal  giudice come accadeva in Italia fino al 2006 (Corte giustizia UE, caso Arduino, 2001), e siano adottate, in coerenza con il principio di proporzionalità, alla luce di motivi imperativi di interesse generale, quali la protezione dei consumatori e/o la corretta amministrazione della giustizia (Corte giustizia UE caso Cipolla Macrino, 2006).

Tornando al disegno di legge all’esame del Parlamento, questo non prevede affatto tariffe minime obbligatorie ma, molto più semplicemente, una presunzione giuridica (quindi superabile) per cui i compensi inferiori a quelli fissati dai parametri ministeriali sono appunto iniqui. I parametri ministeriali sono, infatti, fonti statali e non atti delle professioni regolamentate, per cui è escluso che possano essere qualificati come intese restrittive della concorrenza. I parametri sono in ogni caso uno strumento diversissimo per ratio, struttura e cogenza (del tutto assente) dallo strumento tariffario, in Italia abrogato definitivamente dal Governo Monti con il Decreto legge Cresci Italia (n. 1/2012). Ne consegue che non sussiste affatto l’obbligo di previa notifica alla Commissione delle
misure contenute nel ddl sull’equo compenso.

Cup e Rete annunciano la volontà di andare fino in fondo in quella che definiscono una “battaglia di civiltà giuridica”. Intanto perché è l’art. 36 della Costituzione ad affermare che ‘il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e
qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa’. E poi perché dopo l’ultima sentenza del Consiglio di Stato (n. 4614/2017), che legittima di fatto gli enti pubblici a promuovere bandi senza compenso
per il professionista e con la sola previsione del rimborso spese, c’è il rischio che per lavorare con una pubblica amministrazione lo si debba fare necessariamente in modo gratuito, nonostante vengano garantite prestazioni professionali di qualità. È una
condizione questa che toglie sicurezza, particolarmente ai giovani, rendendoli economicamente fragili. “Il ddl sull’equo compenso può e deve evitare questa deriva”, concludono Marina Calderone e Armando Zambrano, “per rispettare soprattutto la
dignità del lavoro degli iscritti agli albi, che oggi contano su 2,3 milioni di soggetti”. L’appuntamento per i Consigli Nazionali aderenti al Cup e alla Rete, nonchè per le rappresentanze territoriali, è fissato per il 30 novembre a Roma, dove è stata organizzata
una grande manifestazione a sostegno della dignità dei Professionisti Italiani.

Rinnovo consiglio di disciplina interprovinciale

3 Ottobre 2017 | 0 commento | in Organizzazione | di Demattè Fabrizio
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Come è noto da molte comunicazioni pregresse, che si invitano a cercare nel sito, l’Ordine Regionale del Trentino Alto Adige a seguito degli obblighi imposti dalla recente riforma delle professioni ha richiesto di aderire al consiglio di disciplina dell’Ordine Interprovinciale del Veneto. Tale decisione è stata vagliata ed approvata dal Ministero della Giustizia.

A seguito dei rinnovi dei consigli degli Ordini Territoriali afferenti al medesimo consiglio di disciplina si necessita di rinnovare lo stesso, presentando le candidature attraverso i vari Consigli territoriali ed il consiglio interprovinciale del Veneto al Tribunale di Padova il cui Presidente sceglierà tra i candidati sottoposti dai consigli.

Pertanto siamo a chiedere agli iscritti all’Ordine Regionale dei Chimici del Trentino Alto Adige se vi fossero delle persone interessate a candidarsi al consiglio di disciplina.

Per chi ha interesse di candidarsi  per il rinnovo del Consiglio di Disciplina, si pubblicano i documenti da compilare e restituire firmati in formato PDF via PEC all’indirizzo ordine.trentinoaltoadige@pec.chimici.org

tassativamente entro il giorno 08 ottobre 2017.

Dichiarazione candidati iscritti.1-2-0002-20130408

Dichiarazione candidati non iscritti.2-0002-20130408

C.V. 0002-20130408

 

IL LABORATORIO DELLE ETICHETTE: INDICAZIONI FACOLTATIVE E MARKETING CLAIMS

7 Settembre 2017 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | di Demattè Fabrizio
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Corso, Lunedì 2 ottobre dalle 9.00 alle 16.30 Sala convegni

Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Via Ventimiglia, 165 10127 Torino

Le informazioni facoltative che possono comparire nell’ etichetta, nella presentazione e nella pubblicità dei prodotti alimentari per descriverne al meglio le caratteristiche e/o contraddistinguerli da prodotti simili sul mercato, sono una libera scelta degli operatori del settore alimentare. In linea generale tali indicazioni devono sottostare ai principi dell’articolo 7 del Reg. UE 1169/2011, e se si tratta di indicazioni nutrizionali e/o salutistiche anche a quanto disposto dal Regolamento (CE) 1924/2006 e s.m.i.. Il legislatore Ue, constatando la presenza nell’Unione di un numero crescente di alimenti aventi un’etichettatura e una pubblicità caratterizzate da indicazioni nutrizionali e sulla salute, ha ritenuto indispensabile disciplinare questa materia, con l’obiettivo di garantire un elevato livello di tutela dei consumatori, consentendo, tra l’altro, solo la presenza di indicazioni basate su prove scientifiche generalmente accettate. Tuttavia molte indicazioni utilizzate non sono previste da normative che danno disposizioni specifiche, é proprio per questa tipologia di informazioni che l’azienda deve valutare attentamente se é possibile il loro inserimento, tenendo in considerazione che la responsabilità é ovviamente dell’azienda stessa che deve poter dimostrare, con documentazione adeguata, il possesso dei requisiti quindi di poter sostenere il vanto. Per approfondire questi delicati argomenti il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino e Riviere di Liguria organizza una nuova edizione del LABORATORIO DELLE ETICHETTE ALIMENTARI con un evento formativo, dedicato alle modalità di inserimento delle indicazioni facoltative e del marketing claims. Peculiarità dell’evento, dopo una prima tavola rotonda che vedrà il coinvolgimento degli organi ufficiali, è l’impronta pratica degli interventi, durante i quali verranno considerati molti casi pratici. Il coinvolgimento dei partecipanti è un altro elemento chiave del workshop: nel corso della giornata, infatti, si chiederà agli iscritti una partecipazione fortemente interattiva con i relatori, con l’obiettivo di discutere e cercare di risolvere insieme dubbi e problematiche relative alle indicazioni facoltative da inserire nelle etichette dei prodotti alimentari. Al termine delle sessioni sarà dato spazio ad eventuali incontri personalizzati con i relatori del Laboratorio Chimico che gestiscono lo Sportello Etichettatura per poter approfondire quesiti specifici.

 

Link per l’iscrizione all”interno dell’allegato.

Programma Workshop_etichettatura facoltativa

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