CHIMICI all’opera per tutelare l’ambiente. PORTE APERTE al laboratorio APPA TN 2016

18 Marzo 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Molti sono i chimici che operano all’interno dell’Agenzia protezione Ambiente della Provincia Autonoma di Trento a fianco di biologi, geologi ed ingegneri per la tutela dell’ambiente. 

Ottima occasione offerta da APPA per vedere dal vivo quello che fuori dai riflettori lavora quotidianamente e con grande professionalità per i fini istituzionali. 

“Porte aperte” all’Agenzia per l’ambiente: al via le prenotazioni 

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, APPA il 22 marzo apre le porte del laboratorio di analisi ambientale

Durante la Giornata mondiale dell’acqua, importante ricorrenza annuale istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per promuovere la difesa e la condivisione di uno degli elementi fondamentali e insostituibili per le forme di vita sul nostro pianeta, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia autonoma di Trento (APPA-TN) INVITA, MARTEDÌ 22 MARZO, la cittadinanza all’inziativa:

PORTE APERTE ALL’APPA DEL TRENTINO

per conoscere da vicino come operano i servizi di controllo e monitoraggio delle acque superficiali in Trentino e per mostrare come si svolgono le attività tecnico-scientifiche che supportano tali servizi.

Orario
L’APPA aprirà le porte al pubblico del proprio laboratorio di analisi ambientale in cinque diversi momenti della giornata. Ogni gruppo sarà seguito direttamente da uno o più tecnici dell’Agenzia, che svolgono quotidianamente le attività di controllo e monitoraggio sulle acque superficiali del Trentino. Gli orari sono:

  • dalle ore 9.00 alle ore 10.15
  • dalle ore 10.30 alle ore 11.45
  • dalle ore 12.00 alle ore 13.15
  • dalle ore 14.00 alle ore 15,15
  • dalle ore 15.30 alle ore 16.45

Luogo
presso la sede del Laboratorio di analisi ambientale dell’APPA in via Lidorno, 1 a Trento

Destinatari
studenti universitari, docenti, amministratori pubblici e famiglie, associazioni, università della terza età

Programma
Rete e metodi di monitoraggio per il controllo e la verifica della qualità di fiumi, laghi e acque sotterranee in Trentino: analisi chimica, biologica e microbiologica. Lo stato di salute di fiumi e laghi in Trentino: Piano di Tutela delle acque 2015 della PAT. Visita ai laboratori di analisi dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e visione al microscopio e stereoscopio di diatomee, fitoplancton e macroinvertebrati, i bioindicatori che permettono di valutare la qualità delle acque.

Prenotazioni obbligatorie entro le 13:00 di lunedì 21 marzo al seguente indirizzo:
http://www.appa.provincia.tn.it/porte_aperte_appa

Per informazioni e iscrizioni consultare la seguente pagina web:
http://www.appa.provincia.tn.it/edambiintro/pagina48.html

Comunicato stampa:
https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Porte-aperte-all-Agenzia-per-l-ambiente-al-via-le-prenotazioni

 

LA NUOVA NORMA ISO 14001:2015 (Firenze)

13 Marzo 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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l’ORDINE DEI CHIMICI DELLA TOSCANA in collaborazione con

la TÜV AUSTRIA CERT tramite la Unit Territoriale Partner

“LA NUOVA NORMA ISO 14001:2015”

organizzano il corso di formazione

La nuova norma ISO 14001:2015 presenta significative differenze, sia di approccio che di struttura, rispetto alla precedente edizione del 2004. L’obiettivo del corso è illustrare ed orientare i partecipanti sui cambiamenti introdotti dalla nuova edizione, spiegandone i principali nuovi requisiti, ed in che modo essi possono essere soddisfatti da parte Il corso è rivolto a dipendenti, professionisti, imprenditori interessati o che operano per o all’interno di Organizzazioni che adottano Sistemi Gestione Ambientali conformi alla UNI EN ISO 14001, a prescindere dal ruolo ricoperto.

Le origini della revisione della ISO 14001:2004. Il processo di revisione della norma. Evoluzione e innovazione: la nuova ISO 14001:2015. Il processo di transizione alla nuova ISO 14001:2015. Il nuovo “approccio ambientale strategico” .

Cosa cambia: l’importanza dell’analisi delle relazioni tra Contesto, Organizzazione e Parti Interessate. Cosa cambia: la responsabilizzazione del top management. Individuazione dei processi e delle interazioni: “analisi ambientale” in relazione al Contesto, al prodotti ed al servizio erogato. Nuovi elementi di attenzione: la gestione di prodotti e servizi,

il Ciclo di Vita e la Catena del Valore. L’impatto dei nuovi requisiti sulle Organizzazioni che adottano o intendono adottare un Sistema Gestione Qualità ISO 9001:2015. Struttura della nuova ISO 14001:2015. Disamina dei principali  requisiti e analisi delle principali differenze. Audit interni ed esterni in ottica “processi”. Integrazione con altre norme

Periodo di svolgimento: 18 marzo 2016 Sede di svolgimento: presso Il Fuligno via Faenza 48 Firenze Durata: 8 ore Numero minimo partecipanti: 10

Ore Docente

08.45 – 09.00 Iscrizione partecipanti

09.00 – 13.00 Lezione Formatore qualificato dell’agenzia Partner srl – TÜV AUSTRIA

14.00 – 18.00 Lezione Formatore qualificato dell’agenzia Partner srl – TÜV AUSTRIA

Il corso prevede l’attribuzione di n. 8 CFP

L’Attestato di partecipazione sarà rilasciato da ORDINE DEI CHIMICI della TOSCANA in collaborazione con

Quota partecipazione:

  • € 160,00 + IVA quota ridotta per chi è iscritto all’ACT
  • € 200,00 + IVA quota intera

La quota di iscrizione comprende: il materiale didattico e l’attestato.

La quota di iscrizione non comprende: il pranzo

ORDINE DEI CHIMICI DELLA TOSCANA PARTNER S.r.l.

Via Panciatichi 96 50127 – Firenze Unit Territoriale di TÜV AUSTRIA CERT S.r.l.

Tel. 055/4368753 Agenzia Formativa Accreditata presso la Regione Toscana n. AR016

Mail: ordine.toscana@chimici.org Sede legale: Via G. Monaco 100, 52100 Arezzo

www.chimicitoscana.it Tel: 0575/1596560 – Mail: formazione@certificazioni.info

Criteri di approvazione corsi pregressi

28 Febbraio 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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  • Criteri per il contento dei corsi 2011-2014
  • Criteri per il numero massimo di CFP da corsi effettuati da enti non autorizzati 2011-2014

Il Regolamento redatto dal Consiglio Nazionale dei Chimici ed emanato con modifiche  in agosto 2014 dal Ministero della Giustizia recita all’articolo 5 quanto segue.

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Significa che i corsi di aggiornamento devono essere quelli attinenti con la preparazione che ha reso possibile il’esame di Stato. Si ribadisce cioè che quelle tabilite nel DPR 5-6-2001 sono le competenze del chimico e su queste viene chiesto di aggiornarsi.

Riportiamo quindi di seguito l’estratto del DPR che all’articolo 36 declina le competenze.

Verranno quindi approvati tutti i corsi attinenti a questi argomenti.

DPR n°328 del 5-6-2001

Art. 36 (Attività professionali) 1. Formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti nella sezione A, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1, comma 2, restando immutate le riserve e attribuzioni già stabilite dalla vigente normativa, oltre alle attività indicate nel comma 2, in particolare le attività che implicano l’uso di metodologie innovative o sperimentali, quali:

a) analisi chimiche con qualunque metodo e a qualunque scopo destinate, su sostanze o materiali di qualsiasi provenienza anche con metodi innovativi e loro validazione. Relative certificazioni, pareri, giudizi o classificazioni;

b) direzione di laboratori chimici la cui attività consista anche nelle analisi chimiche di cui alla lett. a); c)studio e messa a punto di processi chimici;

d) progettazione e realizzazione di laboratori chimici e di impianti chimici industriali, compresi gli impianti pilota, per la lavorazione di prodotti alimentari, di depurazione, di smaltimento rifiuti, antinquinamento; compilazione dei progetti, preventivi, direzione dei lavori, avviamento, consegne, collaudo;

e) verifiche di pericolosità o non pericolosità di sostanze chimiche infiammabili, nocive, corrosive, irritanti, tossiche contenute o presenti in recipienti, reattori, contenitori adibiti a trasporto, magazzini di deposito, reparti di produzione e in qualsiasi ambiente di vita e di lavoro.

2. Formano oggetto dell’attività professionale degli iscritti nella sezione B, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1, comma 2, restando immutate le riserve e attribuzioni già stabilite dalla vigente normativa, le attività che implicano l’uso di metodologie standardizzate, quali:

a) analisi chimiche di ogni specie (ossia le analisi rivolte alla determinazione della composizione qualitativa o quantitativa della materia, quale che sia il metodo di indagine usato), eseguite secondo procedure standardizzate da indicare nel certificato (metodi ufficiali o standard riconosciuti e pubblicati);

b)direzione di laboratori chimici la cui attività consiste nelle analisi chimiche di cui alla lettera a); c) consulenze e pareri in materia di chimica pura ed applicata; interventi sulla produzione di attività industriali chimiche e merceologiche;

d) inventari e consegne di impianti industriali per gli aspetti chimici, impianti pilota, laboratori chimici, prodotti lavorati, prodotti semilavorati e merci in genere;

e) consulenze per l’implementazione o il miglioramento di sistemi di qualità aziendali per gli aspetti chimici nonchè il conseguimento di certificazioni o dichiarazioni di conformità; giudizi sulla qualità di merci o prodotti e interventi allo scopo di migliorare la qualità o eliminarne i difetti;

f) assunzione della responsabilità tecnica di impianti di produzione, di depurazione, di smaltimento rifiuti, utilizzo di gas tossici, ecc; trattamenti di demetallizzazione dei vini con ferrocianuro di potassio secondo quanto previsto dal decreto del Ministro per l’agricoltura e foreste di concerto con il Ministro della sanità del 5 settembre 1967, n. 354 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 236 del 1967; g) consulenze e pareri in materia di prevenzione incendi;conseguimento delle certificazioni ed autorizzazioni di cui alla legge 7 dicembre 1984, n. 818 e decreto ministeriale 25 marzo 1985 pubblicato nel s.o. alla Gazzetta Ufficiale n. 95 del 22 aprile 1985;

h) verifica di impianti ai sensi della legge 5 marzo 1990, n. 46;

i) consulenze in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, relativamente agli aspetti chimici; assunzione di responsabilità quale responsabile della sicurezza di sensi del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626;

l) misure ed analisi di rumore ed inquinamento elettromagnetico; m) accertamenti e verifiche su navi relativamente agli aspetti chimici; rilascio del certificato di non pericolosità per le navi;

n) indagini e analisi chimiche relative alla conservazione dei beni culturali e ambientali

 

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Per quanto concerne il limite di 12 CFP massimi annui per i crediti da enti non autorizzati, tale limitazione in essere per il 2015 e anni successivi, su indicazione del CNC non si applica agli anni antecedenti al regolamento.

Quindi tra il 2011 e il 2014 si potranno caricare tutti i corsi attinenti agli argomenti di cui sopra senza limitazione dei 12 CFP annui. Questa “apertura” è stata attribuita alla volontà di premiare gli iscritti chimici che si sono curati del proprio aggiornamento nonostante non fosse cogente e regolato l’obbligo formativo.

 

 

Nuova Sezione Trentino Alto Adige -Sudtirol della Società Chimica Italiana

24 Febbraio 2016 | 0 commento | in Notizie | Prima Pagina | di Demattè Fabrizio
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Sabato 20 febbraio 2016, ospiti dell’Ordine regionale dei Chimici del Trentino Alto Adige, i soci locali della Società Chimica Italiana si sono riuniti per la prima volta per la fondazione della sezione regionale.
Dopo aver fissato le regole con un regolamento interno il primo di una nuova sezione da decenni in Italia, sono state nominate alcune persone che si candidano all’avviamento della sezione.

Trentino
Uno scambio sincero ed accorato di opinioni ha evidenziato subito anime diverse e complementari della chimica. Una ricchezza di molteplicità riconosciuta come tale da tutti. Il primo obiettivo della riunione era quello di creare sinergie e contatti tra i chimici del territorio Trentino ed Altoatesino.

Già lo scambiarsi nomi e riconoscere volti nuovi in un primo beve incontro di presentazione ha permesso di raggiungere il primo fondamentale obiettivo con successo. Chi lavora nella ricerca di base, chi si occupa di consulenza, chi di divulgazione ed insegnamento, chi di industria, chi di analisi di routine, tutti accomunati dal profondo rispetto della scienza chimica e dalla curiosità che l’ha generata.
L’assemblea ha dato un indirizzo al nuovo direttivo che si andrà a formare. Lavorare per aumentare la visibilità della positività della chimica. Far emergere le opportunità che la chimica può dare alla società vincendo i pregiudizi cristallizzati su eventi storici che non appartengono alla chimica moderna.ominogruppo
Proporsi per raggiungere una visibilità maggiormente utile a tutti i chimici e al territorio.
Un bel clima ha suggellato questo primo incontro dei soci della società chimica italiana sezione Trentino / Alto Adige – Sudtirol, preludio ad un grande lavoro di scambio di idee e conoscenze per la crescita culturale e scientifica ma anche sociale ed economica.
Molto c’è da fare ma i presupposti sono davvero ottimi.
Quando il consiglio centrale avrà approvato il regolamento, saranno votati on Line i candidati e si sarà pienamente operativi con un direttivo e un piccolo budget iniziale ricavato tra le quote dei soci. A quel punto obiettivi e programma saranno le prime attività ma nel frattempo saremo già in pieni Giochi della Chimica presso l’Istituto Tecnico Tecnologico, Buonarroti a Trento.

Auguri a tutti e buona chimica.
Fabrizio Demattè
Socio della SCI

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CORSO DI STATISTICA 2016 finalizzata al calcolo incertezza di misura

15 Febbraio 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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CORSO DI STATISTICA 2016

 

Sono ancora disponibili alcuni posti per il corso di statistica organizzato da Fondazione E. Mach in collaborazione con l’Ordine dei Chimici del Trentino Alto Adige. Ricordiamo che l’evento sarà articolato in cinque incontri con cadenza settimanale nelle giornate: 10 – 17 – 24 – 31 marzo e 7 aprile, presso FEM, sala Convitto. Il costo è pari a euro 150 (iva compresa). E’ previsto il risascio di crediti formativi in misura di 1 per ogni ora di corso.

Se interessati siete invitati ad inviare la richiesta di partecipazione aanita.dallaserra@fmach.it     tel. 0461 615346 entro il 22 febbraio.

 

EMISSIONI IN ATMOSFERA I PROCEDIMENTI CORRELATI ALL’AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

11 Febbraio 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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La informiamo che VENERDI’ 04/03/2016 dalle ore 14.30 alle ore 18.30 si terrà un corso di formazione avente la seguente tematica:

 

“EMISSIONI IN ATMOSFERA I PROCEDIMENTI CORRELATI ALL’AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE”.

 

Il corso avrà sede a Verona, aula da definirsi

Per chi è interessato è possibile ottenere non solo 4crediti CFP chimici ma anche 4 crediti validi per l’aggiornamento RSPP.

Per l’iscrizione al corso vogliate compilare la scheda di iscrizione allegata o utilizzare il sito http://formazione.chimici.it/

Il corso di formazione è erogato da provider autorizzato dal Consiglio Nazionale dei Chimici ed è patrocinato dall’ Ordine dei Chimici della Provincia di Verona

Si informa che da quest’anno le spese riguardanti la formazione professionale per i professionisti sono deducibili al 100%.

 

Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci, distinti saluti

Dott.ssa Favarato Giovanna

Marketing & Commercial

C.E.D.E.S.A. s.r.l.

Via Lovarini 31  — 35126 PADOVA   tel. fax. 049/754602 – 757262

email: commerciale@cedesa-orlandi.com

 

Amianto e Asbestiformi

11 Febbraio 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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L’Ordine dei Chimici della Toscana e l’Associazione dei DottoriChimici della Toscana

organizzano

il 04 MARZO 2016

Il seminario dal titolo “Amianto e Asbestiformi”

L’iscrizione si deve effettuare previa registrazione on-line sul portale: http://formazione.chimici.it

La conferma sarà data solo dopo l’invio dell’attestato di pagamento della quota di partecipazione all’indirizzo: segreteria@assochimici.it

Si ricorda che la capienza della sala è di 60 posti.

Si prega di effettuare l’iscrizione entro e non oltre il 02 marzo 2016 N.B.

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato solo previo pagamento della quota di partecipazione interamente versata.

IL FULIGNO Via Faenza 48 50122 – Firenze

Cosa sono l’Ordine dei Chimici e il Consiglio Nazionale dei Chimici?

5 Febbraio 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Pubblicato il   su https://ilblogdellasci.wordpress.com/2016/01/29/cosa-sono-lordine-dei-chimici-e-il-consiglio-nazionale-dei-chimici/

  

a cura di Fabrizio Demattè* e Andreas Verde*

A questo quesito non è facile rispondere perché si tratta di descrivere delle istituzioni, che, con quasi 90 anni di vita, per gli attuali iscritti sono sempre esistite, mentre per chi non è iscritto possono sembrare cosa astrusa o uno strumento di coltivazione di privilegi.

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Andreas Verde, Claudio Della Volpe, Fabrizio Demattè, Massimo Ferrari, chimici a Trento

Per raccontare queste istituzioni è necessario andare indietro nel tempo fino al lontano 1928, anno in cui lo Stato italiano a mezzo di un Regio Decreto (R.D. del 1° marzo 1928, n. 842) ha inteso di “ordinare” alcune professioni cosiddette “protette”. Protette da chi?

Nel citato Regio Decreto veniva stabilito che le professioni dovevano esser organizzate per proteggere tutta l’utenza da prestatori d’opera senza preparazione e dare ai professionisti con i titoli un codice etico-deontologico da rispettare.

Da qui il concetto di “professione protetta” nel senso che protegge i cittadini utenti da persone che millantano titoli o che interpretano l’etica in maniera personale.

Dai primi decenni del novecento, quindi, la necessità di costituire, da una parte, un Ordine per tenere “in Ordine” le persone che intendono fare il chimico (sono gli attuali Ordini Territoriali); dall’altra, il relativo organismo di rappresentanza istituzionale nazionale che è il Consiglio Nazionale.

Al tempo della costituzione degli Ordini e quindi della figura del Chimico, risultava chiaro che una persona poco preparata non poteva produrre prestazioni professionali come un Chimico. Risultava chiaro che una determinazione analitica errata poteva portare ripercussioni negative su molte persone. Risultava chiaro, al tempo, che un giudizio di conformità ad una norma poteva portare effetti rilevanti sia economici che sociali anche vasti. Oggi, questo rischio è meno evidente e non si associa automaticamente l’attività del chimico alla tutela della salute umana se non quando vi sono degli errori o delle frodi e che queste ultime portano ad accadimenti negativi.

Lo scopo preventivo dell’ordinamento e dell’autoregolamentazione etica svilisce mediaticamente alla luce di questi accadimenti.

L’ordinamento di questi professionisti parte a livello territoriale. Lo Stato demanda attraverso il Ministero di Giustizia il mandato ad un organismo di “autogoverno” costituito a livello territoriale da soli iscritti, che si chiama Ordine dei Chimici territoriale; a volte su base provinciale, altre volte su base interprovinciale, altre ancora su base regionale.

Il Chimico quindi da quel Regio Decreto è solo chi: laureato in chimica (o equipollenti), abilitato dall’esame di Stato, sia iscritto e sia pubblicato nell’ Albo professionale. Solo questi professionisti si possono chiamare “Chimici” come analogamente solo i laureati in medicina, abilitati con Esame di Stato e regolarmente iscritti all’Ordine dei Medici si possono chiamare “medici”.

Ogni Ordine territoriale dei Chimici è presidiato da un Consiglio Direttivo, che è costituito da Chimici del territorio votati dall’assemblea degli iscritti; nel gergo corrente si individua sommariamente l’Ordine territoriale con il Consiglio Direttivo dell’Ordine territoriale.odctaa

Gli Ordini territoriali hanno, dalla loro costituzione, come attività primaria quella di disciplinare la professione tra gli iscritti fungendo da organo di giudizio e sanzionatorio esterno al Tribunale ed autonomo. Inoltre una attività importante e parallela era ed è quella di vigilare le persone non iscritte che abusivamente praticano la professione di Chimico.

Molte altre funzioni ed attività si sono sovrapposte anche per dare concretezza e applicazione ai principi della riforma delle professioni in particolare nell’ultimi anni, trasparenza, formazione, privacy, PEC, assicurazioni, disciplina, firma digitale, per citarne alcune.

Da qualche anno soltanto lo Stato italiano, nella recente riforma delle professioni, ha ritenuto fondamentale distaccare il Consiglio di Disciplina dal Consiglio Direttivo. Il Consiglio di Disciplina ora è, infatti, un soggetto autonomo, che viene nominato dal Tribunale di riferimento territoriale su indicazione dell’Ordine Territoriale.

L’indipendenza dei due organi è garanzia di maggior libertà nel verso di una disciplina più libera e legata esclusivamente al codice deontologico. Tra qualche anno si potrà porsi a verifica di questo nuovo assetto per appurare se la riforma avrà prodotto gli effetti attesi.

Non è quindi possibile parlare dell’Ordine dei Chimici e del Consiglio Nazionale dei Chimici senza parlare dei processi disciplinari. Infatti il Consiglio Territoriale, informa, deferisce, invia al Consiglio di Disciplina, il quale, sulla base del Codice Deontologico, giudica e impartisce sanzioni disciplinari o archivia, mentre il Consiglio Nazionale è il secondo grado di giudizio, per gli eventuali ricorsi di iscritti sanzionati.

Il senso di questa norma sta nel fatto che solo i Chimici hanno le competenze tecnico scientifiche per giudicare l’operato di altri Chimici, un Giudice della magistratura ordinaria dovrebbe avvalersi comunque di una commissione di Chimici.

L’Ordine territoriale gestisce anche l’Albo, cioè l’elenco pubblico dei professionisti abilitati. Da qualche anno, per via di una razionalizzazione di propulsione europea, questo “elenco” è unico e nazionale. Anche se ogni Ordine Territoriale cura la propria lista, l’elenco unico si può vedere pubblicamente sul sito www.Chimici.org. Ogni chimico abilitato grazie a questo elenco unico si può trovare sull’elenco delle PEChttps://www.inipec.gov.it/cerca-pec.

L’Ordine Territoriale inoltre, si cura di promuovere eventi formativi per ottemperare all’obbligo di formazione continua.

L’obbligo che più di tutti incombe sul Ordine Territoriale dei Chimici è quello di vigilanza, tra gli iscritti e verso quelli che esercitano abusivamente la professione. Vigilare sulla condotta si declina con la vigilanza sulla formazione, sull’assicurazione, sull’uso del sigillo professionale, sul mantenimento di comportamenti corretti come scritti nel Codice Deontologico che ogni iscritto accetta di rispettare all’atto dell’iscrizione.

CNC

Il Consiglio Nazionale dei Chimici è l’anello di congiunzione tra le decine di Ordini territoriali e l’unico Ministero della Giustizia dello Stato Italia. Esso è per legge un Ente pubblico non economico.

Composto da 15 consiglieri, il Consiglio ha il compito di contrastare l’uso abusivo del titolo di chimico e l’esercizio non autorizzato della professione. Esso è quindi l’organo istituzionale che garantisce alla comunità professionisti qualificati: Chimici in possesso delle conoscenze e delle competenze riconosciute alla legge, che rispondono a norme di deontologia pubblicamente dichiarate e verificate nella loro applicazione.

Il Consiglio ha funzione giurisdizionale rispetto a ricorsi e reclami degli iscritti nei confronti degli Ordini territoriali; esprime inoltre pareri, su richiesta dei Ministeri, in merito a proposte di legge e regolamenti riguardanti la professione, oltre ad avere la funzione di referente del Governo in materia di tariffa professionale.

Il Consiglio Nazionale dei Chimici, inoltre, ha la potestà di fornire parere al Ministero vigilante in caso di scioglimento dei singoli Consigli degli Ordini, quando essi non siano in grado di funzionare regolarmente (art. 8 D.Lgs.Lgt. 382/1944). Il Consiglio Nazionale dei Chimici è chiamato in causa anche direttamente dai Chimici qualora il livello territoriale non rispondesse alle norme deontologiche.

Tra gli obiettivi primari che il Consiglio si propone c’è la volontà di rafforzare il peso della figura professionale del chimico nella società italiana.

La varietà territoriale dell’Italia conferisce al Consiglio Nazionale anche una funzione di uniformazione nazionale della gestione di una professione a carattere nazionale.

Il Consiglio Nazionale dei Chimici può prendersi carico, come dimostrato negli ultimi anni, di incombenze amministrative che spettano agli Ordini territoriali su scala nazionale; attuando economie di scala particolarmente rilevanti come nella creazione di software gestionali, nella convenzione per le PEC, nella convenzione per la firma digitale, per il portale della formazione, nella gestione dell’ INI, per le assicurazioni, ecc.

Il Consiglio Nazionale dei Chimici è luogo di confronto con gli Ordini territoriali e dovrebbe essere sede di raccolta delle istanze verso livelli superiori dello Stato o con omologi di altre professioni.

Ecco quindi che il Chimico diventa è soggetto a 2 figure istituzionali con ruoli e responsabilità diverse che vivono in continuo interscambio e ne disciplinano l’etica e la deontologia. Il Consiglio Nazionale dei Chimici Infatti può rivedere il Codice deontologico senza necessità che gli Ordini lo recepiscano diventando cogente per tutti i Chimici, ma altresì vero che il CNC è composto con i voti degli Ordini Territoriali.

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Gli Ordini sono istituzioni strane, perché pur avendo poteri attribuitigli dallo Stato sono governati dagli stessi iscritti in base ad un meccanismo democratico di rappresentanza ed autogoverno. Anche il Consiglio Nazionale dei Chimici è eletto dagli Ordini territoriali. Ogni Ordine ha un numero di voti proporzionali agli iscritti rappresentati. Il prossimo 5 febbraio 2016, i consigli degli Ordini Territoriali dei Chimici si riuniranno contemporaneamente, ciascuno nella propria sede, per esprimere le preferenze tra i candidati.

Primo cambio al Consiglio Nazionale dopo il varo della riforma delle professioni, che ha visto forti cambiamenti ed innovazioni con un generale rafforzamento delle tutele del cliente-utente.

Molti attuali consiglieri non potranno ricandidarsi, proprio a causa della riforma, ma alcuni consiglieri potranno esser da ponte verso un nuovo consiglio.

Un’altra particolarità è l’aspetto economico, infatti pur essendo enti non economici dello Stato, amministrano le quote di iscrizione, che per legge gli iscritti devono versare a livello locale e a livello nazionale rispettivamente. Pur esercitando un servizio pubblico gli O.T. e il C.N.C. non ricevono denaro pubblico, se non per specifiche iniziative.

Sono considerati enti pubblici non economici che li distingue quindi da associazioni o sindacati, che hanno altre finalità.

A titolo indicativo il bilancio di esercizio dell’Ordine territoriale di circa 100 iscritti prevede entrate da iscrizioni per ca. € 18.000, mentre il bilancio dcnc2i esercizio del Consiglio Nazionale dei Chimici prevede entrate da iscrizioni per ca. € 700.000.

Questi due organismi quindi lavorano prevalentemente tra i Chimici per elevare la credibilità e l’autorevolezza della figura del Chimico, in particolare nell’attuazione della riforma delle professioni voluta dallo Stato. Questo lavoro per trasparenza, formazione, assicurazioni, verifiche ecc. che ha impegnato gran parte degli ultimi 3 anni, sconta un ritardo di iniziative dei decenni precedenti, ma sperabilmente porterà un miglior servizio ai cittadini.

Certamente la società italiana ha avuto una evoluzione notevole dal 1928 al 2016 ed alcune istituzioni rischiano di diventare inutili se non addirittura dannose se non si ripensano in base ai mutati bisogni della società stessa. Ecco quindi che alla vigilia del rinnovo del Consiglio Nazionale dei Chimici l’augurio che questo sappia interpretare le mutate esigenze della società che sta “proteggendo” e che si sappia evolvere fino a prevedere i bisogni che la società avrà tra qualche anno.

 

Va fatto un momento di autocritica importante. Per la cittadinanza è chiaro cosa sia esclusivo di un ingegnere edile, oppure cosa sia di esclusivo dominio del medico, poco o per nulla è chiaro alla massa quali siano le attività esclusive del Chimico. Gran parte del lavoro degli Organi Territoriali e del Consiglio Nazionale è stato quello di tutelare un “area di esclusività”, che è andata via via assottigliandosi anche per forti invasioni da parte di altre professioni anche non avendone le competenze. Assottigliamento dell’area di competenza non tanto giuridico quanto invece nel senso pratico e nell’immaginario collettivo.

L’intenso lavoro istituzionale di “difesa” ed il forte lavoro interno non ha permesso di rivedere i confini del “area di attività esclusicnc3ve” per un ampiamento ed estensione. E’ anacronistico relegare l’ambito esclusivo dei Chimici alla mera azione analitica e sarebbe opportuno trovare nuovi spazi di esclusività. Nuovi spazi di esercizio della professione come le “valutazioni del rischio chimico” a cui i lavoratori sono esposti, le Schede dati di sicurezza e le normative europee sugli Agenti Chimici e sui trasporti di Agenti Chimici pericolosi, solo per fare alcuni esempi. Vi sono molti ambiti professionali dove si sviluppano nuove attività chimiche troppo spesso esercitate da altri professionisti senza cognizione alcuna delle certezze chimiche e senza “Ordine”.

Al nuovo costituendo Consiglio si affida la speranza di pensare in grande e non solo un pensiero difensivo, ci sono intere generazioni di giovani Chimici, che attendono pazientemente di ritagliarsi un posto dignitoso nella società ed al servizio della stessa.

Nuovi territori professionali dove tornerebbero ad aver senso i principi fondativi di protezione, quasi urgente necessità della difesa della salute del cittadino con autoregolamentazione dei professionisti che esercitano in tali settori.

Ecco quindi che le strutture di ordinamento dei Chimici potrebbero esser maggiormente di servizio ai Chimici allargando le possibilità di esclusività professionale e di aumento in visibilità ed autorevolezza nei confronti della società. Anche questo è un buon auspicio da affidare al nuovo Consiglio Nazionale.

 

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  • Fabrizio Demattè e Andreas Verde, chimici professionisti, sono rispettivamente membro del consiglio e presidente dell’Ordine dei Chimici del Trentino Alto Adige – Sud Tirol (TAA-ST) e da poco sono anche membri della neosezione TAA-ST della Società Chimica Italiana; Andreas è anche presidente protempore della nuova sezione.

Chimici contro il governo sull’insegnamento (2-4-2016)

4 Febbraio 2016 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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LAVOROEPROFESSI

Chimici contro il governo sull’insegnamento

 insegnamento-della-chimica-nella-scuola-primaria

[ IL CASO] «Chi sa fa, chi non sa insegna e chi non sa fare e non sa insegnare detta le norme», questo il caustico commento del presidente dei chimici italiani Armando Zingales alla notizia che il Consiglio dei Ministri sta approvando le nuove classi di concorso per l’insegnamento della materia.

E’ da molto tempo che la categoria conduce una battaglia di ampia portata per il riconoscimento della propria qualifica professionale in cattedra, “eppure – sostiene Zingales – ancora una volta si concentra l’attenzione solo agli aspetti meramente gestionali e finanziari della scuola, consentendo l’intercambiabilità di professori con lauree e competenze molto diverse».

Troppo facile ed immediato sostenere la pratica della “chimica ai chimici?” privilegiando, nella definizione degli indirizzi delle classi di concorso, il fattore della preparazione specifica? Domande retoriche da cui il Consiglio Nazionale dei Chimici trae riflessioni amare: «A chi governa il nostro Paese gli effetti sull’efficacia dell’insegnamento interessano poco, l’importante è che sulla carta sia tutto a posto al minor costo».

Inoltre: «Immaginare che discipline scientifiche come la chimica possano essere insegnate da chi ne ha una limitata conoscenza è culturalmente criminale».

(01 febbraio 2016) Fonte: la Repubblica

Relazione obbligatoria delle attività formative

3 Febbraio 2016 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Come è noto all’inizio di quest’anno e per gli anni futuri ogni chimico iscritto dovrà rendicontare l’attività formativa sostenuta nell’anno precedente al fine di ottemperare all’acquisizione dei crediti formativi previsti da regolamento.

La cosiddetta “relazione” passa attraverso uno strumento informatico che risponde al sito “formazione.chimici.it”.

L’ordine regionale dei chimici del Trentino Alto Adige invita pertanto gli iscritti ad entrare nel portale che rimanda al portale COGEAPS ed ad adempiere agli obblighi previsti.

Chi non lo avesse ancora fatto può sempre registrarsi al portale COGEAPS, anche per permettere agli enti accreditati di attribuire i crediti automaticamente ad attività conclusa.

Per ciascuno degli inserimenti fatti dagli iscritti attraverso il portale COGEAPS arriverà nella casella di posta elettronica dell’Ordine un messaggio che segnalerà l’attività svolta in modo che l’Ordine e la Commissione di Valutazione possano prenderne visione e decidere se validarla o meno.

Si segnala inoltre la presenza presso il sito del CNC  di una pagina F.A.Q. ed un form per i quesiti accessibile cliccando qui.
Essendo molteplici gli adempimenti chiediamo agli iscritti di pazientare per le risposte in particolare sulle richieste di esonero che richiedono una decisione consigliare.

dr. chim. Fabrizio Demattè

referente per la formazione dell’Ordine

 

dalla newsletter del Consiglio Nazionale dei Chimici 

INSERIMENTO ATTIVITÀ FORMATIVE NEL PORTALE COGEAPS

Venerdì 22 gennaio è andata finalmente on line la parte del portale della formazione per l’inserimento delle attività formative svolte con soggetti non autorizzati, delle attività equiparate alle attività formative come previsto nella tabella 2 dell’art. 5 del Regolamento per la Formazione Continua Professionale, per le attività svolte nel periodo 19 settembre 2011 – 31 luglio 2014 e per l’inserimento della formazione svolta attraverso lo studio personale così come previsto dall’art. 13.
Per spiegare come si usa questa nuova funzionalità, che sostituisce la necessità di presenterà entro il 30 aprile 2016 la relazione sulla formazione svolta, è stato preparato un video che può essere visto cliccando su questa immagine.

 

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