Comunicazioni sulla riforma delle professioni ed auguri

21 Dicembre 2014 | 0 commento | in Consiglio di disciplina | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Prot. n. Trento, 21 dicembre 2014
Agli Iscritti ORDINE DEI CHIMICI DEL TRENTINO-ALTO ADIGELORO E-MAIL

 

OGGETTO: Comunicazioni sulla riforma delle professioni ed auguri.

 

 

Caro Collega,

con la presente siamo a rendervi partecipi di alcune attività che stanno impegnando il Consiglio dell’Ordine dei Chimici del Trentino Alto, inerenti sia alla riforma delle professioni, che alla promozione della figura del Chimico.

 

CONSIGLIO DI DISCIPLINA

Come comunicato in diverse occasioni e in più post sul sito ufficiale, la riforma ha tolto al Consiglio direttivo dell’Ordine la competenza sul giudizio disciplinare ed ha istituito un “Consiglio di disciplina” autonomo sotto il controllo del tribunale di riferimento. Nel nostro caso il Tribunale è quello di Padova, a cui fa riferimento il neo-costituito il consiglio di disciplina interterritoriale, che sarà chiamato a giudicare gli Iscritti di tutto il nord est Italiano.

 

MONITORAGGIO ASSICURAZIONI

Corre l’obbligo da parte del Consiglio vigilare e monitorare l’adempimento dell’obbligo di assicurazione professionale. Dopo aver effettuato diversi momenti formativi sulle assicurazioni,  aver perfezionato localmente le convenzioni nazionali, chiediamo agli Iscritti, soggetti a tale obbligo di copertura assicurativa, di darci notizia su come hanno affrontato, e risolto, la questione. Alleghiamo un modulo per organizzare le informazioni date.

 

MONITORAGGIO TIMBRI

L’Ordine rilascia, agli Iscritti che ne facciano richiesta, il sigillo professionale per siglare gli atti pubblicistici da loro prodotti. Il sigillo appone un immagine sul documento che ha il valore di “marchio” ed è regolato da preciso regolamento per evitare contraffazioni o abusi. A tale scopo chiediamo a tutti gli Iscritti che emettono documenti di carattere pubblicistico (di qualsiasi tipo) siglati e timbrati di apporre tale “marchio” su un foglio bianco e di inviarlo alla segreteria (su file PDF). La raccolta di queste informazioni ha lo scopo di sondare il “marchio” con il quale i chimici operanti nel territorio escono.

 

GIOVANE CHIMICO CERCASI

L’ordine è inserito nella provincia di Trento nel GIPRO che è un luogo di incontro tra giovani professionisti. Questa presenza è attualmente solo sulla carta e vorremmo esser presenti perché se non lo si è non si raggiunge la visibilità sperata da tutti nei luoghi di maggior interesse mediatico. Crediamo che possa essere un ottima opportunità per un giovane chimico per poter approcciarsi ad altri professionisti e alzare lo sguardo oltre l’orizzonte della propria attività quotidiana. Questa opportunità si può rivelare un momento di crescita professionale che consigliamo vivamente. Le candidature vanno inviate al presidente e saranno vagliate in consiglio direttivo.

 

 

 

 

COLLABORAZIONE CON LA SOCIETÀ CHIMICA ITALIANA (SCI)

Come già avviene a livello nazionale, vedi rivista istituzionale del CNC (Consiglio Nazionale dei Chimici), vorremmo attivare una collaborazione fattiva anche sul nostro territorio con gli Iscritti alla SCI. Sono in atto dei contatti e le fasi di coinvolgimento saranno via via crescenti, un primo appello sarà condiviso in un focus group e poi esteso a tutti. Questa iniziativa ha lo scopo di creare sinergie senza disperdere energie già esige.

 

PIANO FORMATIVO 2015

A causa del venir meno dei fondi provinciali trentini per il 2014 le iniziative di formazione promosse dall’Ordine sono state poche. Con maggiori certezze sul Regolamento della formazione continua obbligatoria, ora pubblicato dal ministero, ci muoveremo per offrire occasioni formative agli Iscritti con il minor impatto economico possibile promuovendo la mutua formazione tra chimici. Siamo in attesa di segnalazioni particolari su fabbisogni formativi. Invitiamo gli Iscritti a leggersi il regolamento recentemente approvato dal ministero sul nostro sito.

 

RENDICONTAZIONE DELLA FORMAZIONE

Gli Iscritti più attenti e ligi si sono prodigati nell’archiviare ed inviare liste e attestati scansionati per il riconoscimento dei CFP. Come già annunciato la riforma della formazione continua è slittata di un anno e quindi il periodo transitorio è partito dal 1-9-2014. Il CNC ha più volte annunciato la predisposizione di un portale ove ogni Iscritto potrà, in autonomia, inserire le proprie attività formative che diventeranno effettive dal momento il consiglio le validerà.

A tale scopo siamo tutti invitati a visitare due pagine web, la prima per le informazioni

http://www.cogeaps.it/Cogeaps/49/22/CNC+-+Consiglio+Nazionale+dei+Chimici.html

Nella seconda pagina ci si deve registrare e in questa sede troveremo la possibilità di registrare le attività formative. http://application.cogeaps.it/cogeaps/login.ot

 

CENSIMENTO E RISULTATO SULLE PEC

Di recente abbiamo compiuto un censimento degli indirizzi di Posta Elettronica Certificata, abbiamo dato un ultima possibilità a quegli Iscritti che non hanno ancora ottemperato l’obbligo individuale di dotarsene dopo 5 anni dalla sua introduzione. La situazione ad oggi è di 106 Iscritti  di cui 100 dotati di PEC con una percentuale del 94% siamo tra i più alti in Italia.

 

CONVENZIONE CON GEOWEB

Il CNC ha stretto una convenzione con i geologi per poter accedere ad alcuni servizi per i chimici

https://ex.geoweb.it/homegeoweb/index.aspx

 

 

Come puoi vedere caro collega siamo nel pieno di una riforma che ci impegna molto, la vogliamo vedere come una grande opportunità per ridare tono e visibilità ad una professione particolarissima e conosciuta da pochi come quella del chimico, contiamo sulla collaborazione di tutti.

Tutto il Consiglio direttivo si unisce nell’augurarti un felice Natale e un nuovo anno colmo di soddisfazioni.

 

Cordiali saluti

il Presidente

dott. chim. Andreas Verde

 

Nuove sostanze in “candidate list” rischiano di entrare nelle “liste nere” delle sostanze pericolose.

17 Dicembre 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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ECHA ente europeo preposto a conservare il registro delle sostanze e di gestire i flussi di comunicazione e le informazioni sulle sostanze pervisto da REACH e CLP oggi (17-12-2014) comunica che alcune sostanze sono candidate ad entrare nella lista delle sostanze autorizzate, ovvero che subiranno delle autorizzazioni specifiche agli utilizzi propri.

Questo processo porterà a chi utilizza tali sostanze a valutare il proprio processo produttivo e produrre le proprie opinioni pro o contro questa candidatura.

In questo processo di “discussione screntifica europea”  saranno chiamati a partecipare altre organizzazioni pubbliche e private per un ampio approfondimento del comportamento sull’uomo e sull’ambiente di queste sostanze.

 

 

#

Substance name  

EC number

CAS number

Reason for inclusion

1 Cadmium fluoride 232-222-0 7790-79-6 Carcinogenic (Article 57 a);

Mutagenic (Article 57 b);

Toxic for reproduction (Article 57 c);

Equivalent level of concern having probable serious effects to human health (Article 57 f)

2 Cadmium sulphate 233-331-6 10124-36-4; 31119-53-6 Carcinogenic (Article 57 a);

Mutagenic (Article 57 b);

Toxic for reproduction (Article 57 c);

Equivalent level of concern having probable serious effects to human health (Article 57 f)

3 2-benzotriazol-2-yl-4,6-di-tert-butylphenol (UV-320) 223-346-6 3846-71-7 PBT (Article 57 d);

vPvB (Article 57 e)

4 2-(2H-benzotriazol-2-yl)-4,6-ditertpentylphenol (UV-328) 247-384-8 25973-55-1 PBT (Article 57 d);

vPvB (Article 57 e)

5 2-ethylhexyl 10-ethyl-4,4-dioctyl-7-oxo-8-oxa-3,5-dithia-4-stannatetradecanoate (DOTE) 239-622-4 15571-58-1 Toxic for reproduction (Article 57 c)
6 reaction mass of 2-ethylhexyl 10-ethyl-4,4-dioctyl-7-oxo-8-oxa-3,5-dithia-4-stannatetradecanoate and 2-ethylhexyl 10-ethyl-4-[[2-[(2-ethylhexyl)oxy]-2-oxoethyl]thio]-4-octyl-7-oxo-8-oxa-3,5-dithia-4-stannatetradecanoate (reaction mass of DOTE and MOTE) Toxic for reproduction (Article 57 c)

 

Entry updated in the Candidate List for authorisation on 17 December 2014 and the SVHC property:

#

Substance name

EC number

CAS number

Reason for inclusion

1 Bis(2-ethylhexyl) phthalate (DEHP) 204-211-0 117-81-7 Equivalent level of concern having probable serious effects to the environment (Article 57 f)

Chiusura festività natalizie

17 Dicembre 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Si comunica che la segreteria subirà le seguenti chiusure per le prossime festività.

giorni: 24/12/2014 – 31/12/2014 – 02/01/2015

I migliori auguri di BUONE FESTE 

dall’Ordine dei Chimici del Trentino Alto Adige

l’insegnamento della chimica

15 Dicembre 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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“Più formazione per l’insegnamento della chimica”

fonte: http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/12/15/news/pi_formazione_per_linsegnamento_della_chimica-102919015/

Un appello rivolto alle istituzioni europee e al Governo nazionale affinché si faccia di più per la formazione professionale e per l’insegnamento della chimica, dato che “questa disciplina possiede un potenziale occupazionale di assoluto livello e maggiore concertazione nella redazione dei testi normativi”. A lanciarlo sono il Consiglio Nazionale dei Chimici, Euchems e la Società Chimica Italiana, che si rivolgono alle istituzioni europee e al governo italiano.

La categoria dei chimici si dice disponibile a contribuire alla riscrittura delle norme “che in molti casi appaiono inadeguate sotto il profilo tecnico”.

Infine, i chimici avanzano la richiesta di un piano specifico in Italia, “che favorisca l’impiego di risorse idriche, in particolare nel settore agricolo. Dopo aver perso il treno europeo, con fondi che non sono stati adeguatamente sfruttati, ora dobbiamo rimediare, garantendo comunque investimenti indispensabili per il settore”. (l.d.o.)

Professionisti “liberamente dipendenti”

14 Dicembre 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Nel seguente documento viene sviscerata la figura del chimico dipendente di ente pubblico:

– si configurano i casi dove sia possibile ipotizzare l’esercizio abusivo della professione;

– si danno indicazioni sul mantenimento dell’iscrizione

– si danno indicazioni sul’ onere economico del mantenimento di iscrizione con annessa formazione, assicurazione ecc ecc.

– si chiarisce che anche i dipendenti pubblici che “nei fatti” esercitano la professione di chimico debbano essere iscritti all’ordine e debbano esser soggetti al codice deontologico.

__________________________________________________________________________________________________________________________________

CONSIGLIO NAZIONALE DEI CHIMICI

PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Prot: 616/14/cnc/fta                                                                                           Roma, 11 dicembre 2014

Parere del Consiglio Nazionale dei Chimici del 28 novembre 2014 su oneri di
iscrizione all’Albo nel caso di chimici dipendenti.

E’ stato posto a questo Consiglio il quesito circa la determinazione del soggetto su cui deve gravare l’onere della spesa di iscrizione all’Ordine dei Chimici nel caso di pubblici dipendenti.

Si deve preliminarmente richiamare la definizione normativa di “libertà professionale” e, di conseguenza di “libero professionista”, novellata, tra gli altri, dal D.Lgs. 2 febbraio 2006 n. 30: “Ricognizione dei principi fondamentali in materia di professioni, ai sensi dell’articolo 1 della legge 5 giugno 2003, n.131”.

Tale D.Lgs al Capo II — Principi fondamentali — reinterpreta alla luce della evoluzione della società cosa si debba intendere per libertà professionale e quindi come debba qualificarsi il libero professionista. Recita, infatti, l’ art. 2: “Nell’esercizio dell’attività professionale è vietata qualsiasi discriminazione, che sia motivata …. da ogni altra condizione personale o sociale, secondo quanto stabilito dalla disciplina statale e comunitaria in materia di occupazione e condizioni di lavoro”.

E l’art. 3 specifica: “L’esercizio dell’attività professionale in forma di lavoro dipendente si svolge secondo specifiche disposizioni normative che assicurino l’autonomia del professionista”.

Si evince chiaramente che la libertà professionale è un valore incomprimibile tale che l’esercizio dell’attività professionale in forma di lavoro dipendente deve svolgersi secondo specifiche disposizioni normative che assicurino l’autonomia effettiva del professionista.

In ambito Comunitario la libera professione è regolata dalle norme contenute nel Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, e in particolare, gli artt. 49-55 (Libertà di stabilimento), artt. 56-62 (Libera prestazione di servizi), artt. 101-109 (Concorrenza).

In tale corpus normativo la libera professione si configura quale prestazione di un servizio immateriale di elevato valore e dal carattere spiccatamente intellettuale, sulla base di una formazione (universitaria) di alto livello, caratterizzata dall’interesse pubblico del servizio prestato, dall’indipendenza professionale ed economica nell’esercizio delle funzioni, dalla prestazione resa a titolo personale — sotto la propria responsabilità — e in modo professionalmente indipendente.

E ancora, qualifica la “libera” professione l’esistenza di un particolare rapporto di fiducia tra committente e prestatore di servizi, la prevalenza dell’interesse del prestatore a offrire un’assistenza ottimale rispetto all’interesse a ottenere il massimo (lecito) guadagno e, infine, l’ottemperanza a regole professionali e deontologiche precise e rigorose.

 

 

Da quanto sopra esposto deriva che non riveste alcuna rilevanza, ai sensi della vigente normativa nazionale e comunitaria, il fatto che l’esercizio di una professione “liberale” (libera professione) sia svolta in forma autonoma o quale dipendente da soggetto pubblico o privato.

Pertanto l’attività svolta si qualifica quale professione liberale ed in tal senso quale attività “libero professionale” se il soggetto che la esercita è in possesso del titolo abilitativo a svolgere la professione di Chimico (a seguito del superamento dell’Esame di Stato o del riconoscimento da parte dello Stato Italiano della equipollenza del titolo posseduto in altro Stato); è regolarmente iscritto all’Albo professionale (che esercita il controllo deontologico) e gli è garantita la piena libertà nelle valutazioni relative all’atto professionale, a fronte della specifica assunzione di (personale) responsabilità.

La sottoscrizione dell’atto professionale da parte del professionista attesta che tali condizioni cogenti sono soddisfatte.

Deve essere rilevato che in assenza di tali requisiti (in particolare la responsabilità personale), e in carenza di ulteriori norme, si sarebbe potuto creare una società (a responsabilità limitata) in cui il professionista assumesse se stesso quale lavoratore subordinato “non” libero professionista: in tal modo si sarebbero vanificate le garanzie a tutela del pubblico interesse.

Prima dell’avvento del D. Lgs 30/2006 che ha ridisegnato la figura del libero professionista nel senso sopra prospettato, il legislatore proprio per evitare l’elusione delle norme deontologiche (ma anche per motivi di diversa natura, assolutamente non condivisibili) aveva previsto con l’art 2 della L. 23 novembre 1939, n. 1815 (legge abrogata) il divieto di costituire, esercire o dirigere, sotto qualsiasi forma diversa da quella dello studio associato, società, istituti,uffici, agenzie od enti, che svolgessero attività professionale.

Il legislatore nel 2006 con il suo intervento ha ben chiarito che il professionista dipendente di ente pubblico o privato è vincolato in modo preferenziale ma non esclusivo nei confronti dell’ente che lo ha incardinato nella sua pianta organica, mentre da un punto di vista della deontologia il professionista risponde sempre all’Ordine al quale deve essere iscritto per esercitare mansioni professionali (e così ad esempio il chimico dipendente pubblico che venisse per qualunque ragione radiato dall’albo dei chimici potrà restare all’interno dell’amministrazione con qualsiasi tipo di mansioni ad eccezione di quella di chimico).

Delineata la figura del “libero professionista” quale esercente la professione liberale, ne discende che chiunque eserciti tale professione in qualunque forma, autonoma o dipendente, deve ottemperare all’obbligo di iscrizione all’ Albo dell’Ordine professionale, rispettare i conseguenti obblighi di legge e di regolamento, quali quelli relativi (ad esempio) all’assicurazione obbligatoria e alla formazione continua professionale. Obbligo, quest’ultimo, che questo Consiglio ha regolamentato con proprio atto: “Regolamento recante le disposizioni sulla formazione continua per i professionisti Chimici” (Boll. Uff. Min. Giustizia Anno C30(XV, n. 15, 15 agosto 2014).

Nel merito del quesito posto va quindi ribadita la necessità di iscrizione all’Ordine e del mantenimento di tale requisito per il libero professionista “dipendente”, in particolar modo nel caso in cui tale previsione era contenuta nel Bando di concorso o tra i requisiti dell’incarico, essendo tale elemento fondamentale per il mantenimento del rapporto di lavoro, come evidenziato nella nota prot. 0641362 del Ministero della Difesa — Direzione Generale per il Personale Civile del 21 Settembre 2012 (che si allega) e come facilmente comprensibile ove si consideri, a titolo esemplificativo, il semplice ruolo di autista che assunto come tale in quanto titolare di patente auto ritenesse poi di non rinnovarla.

 

A maggior chiarimento si precisa che ove il Bando di concorso o i requisiti dell’incarico non prevedessero il possesso dell’Abilitazione professionale e dell’iscrizione all’Albo dell’Ordine, il soggetto che svolge la prestazione lavorativa non può essere qualificato “libero professionista o professionista liberale” e, quindi, non può assumere responsabilità né sottoscrivere atti professionali, quali, per il chimico, certificati di analisi e valutazioni in materia di chimica pura e applicata. Se il datore di lavoro, successivamente all’assunzione, richiede l’esecuzione di atti che si qualificano come “professionali” del chimico, deve “contestualmente” assicurare al dipendente, quale che sia la qualifica interna all’organizzazione, la necessaria autonomia e libertà nell’esecuzione dell’atto professionale e quest’ultimo deve provvedere a certificare/autocertificare il possesso dell’abilitazione professionale e dell’iscrizione all’Albo dell’Ordine dei Chimici e il rispetto dei conseguenti regolamenti (ad es, Formazione professionale continua).

In carenza di ciò risulta perseguibile per esercizio abusivo della professione chi svolgono la prestazione e per concorso nel medesimo reato (ove non ricorra il caso di violenza privata) il responsabile gerarchico che l’ha pretesa.

Infine, con riferimento al quesito circa la determinazione del soggetto su cui deve gravare l’onere della spesa di iscrizione all’Ordine dei Chimici (e della formazione continua professionale) nel caso di professionisti (pubblici) dipendenti, deve essere chiarito che questo Consiglio Nazionale non ha titolo ad esprimersi in merito se non nei termini in cui ogni qual volta un determinato requisito “soggettivo” (quale l’iscrizione all’Albo professionale) è richiesto per l’instaurazione del rapporto di lavoro subordinato, ne deve essere garantito, dal soggetto stesso, il possesso per tutta la durata del rapporto.

Nulla esclude, come segnalato dallo stesso Ministero della Difesa nella citata nota, che sulla base di una contrattazione pattizia di natura sindacale, il datore di lavoro e il dipendente possano trovare un diverso accordo sulla ripartizione di tali spese o sulla loro rifusione.

In particolare, per quanto riguarda le spese relative alla formazione continua professionale giova richiamare il decimo “considerato” posto in premessa del citato Regolamento per la formazione continua per i professionisti chimici, “ai sensi dell’art. 7 comma 4 del D.Lgs. 165/2001 “Le amministrazioni pubbliche curano la formazione e l’aggiornamento del personale, ivi compreso quello con qualifiche dirigenziali, garantendo altresì l’adeguamento dei programmi formativi, al fine di contribuire allo sviluppo della cultura di genere della pubblica amministrazione.

PQM

nelle considerazioni esposte è il parere del Consiglio Nazionale dei Chimici.

Il Relatore                                                                                    Il Presidente

Dott. Chim. Eugenio Cottone                                                                            Prof. Chim. Armando Zingales

 

SI ALLEGA IL DOCUMENTO OORIGINALE IN PDF

20141211_Parere CNC su oneri iscrizione all’Albo dipendenti

 

 

 

La chimica tra la scuola e l’industria, una bella esperienza da raccontare.

14 Dicembre 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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L’industria farmaceutica E-Pharma Trento S.p.A. collabora da anni con l’Istituto Tecnico Tecnologico Buonarroti, specie con il settore dell’indirizzo chimico. Sono state effettuate negli anni numerose visite di docenti e studenti allo stabilimento, stages estivi (retribuiti) per gli studenti, lezioni di alta specializzazione per i docenti di Chimica.
Nel corso del 2014 è stata studiata e organizzata la partecipazione di docenti e studenti ad un’iniziativa, che coinvolge tutto il mondo farmaceutico dei Paesi industrializzati, che vede l’implementazione della qualità dei farmaci per mezzo di un maggiore e più stretto controllo dei processi di fabbricazione.
E-Pharma fabbrica prodotti medicinali, cioè chimici, in impianti di tipo meccanico, che vengono gestiti e controllati tramite strumenti e sensori elettrici/elettronici. I dati ottenuti vengono raccolti, trasmessi, interpretati con mezzi informatici.
Pertanto i docenti dei 4 indirizzi del Buonarroti, che sono appunto chimico, meccanico, elettrotecnico/elettronico e informatico, hanno appreso nel mese di settembre, per mezzo di 6 moduli di lezioni di 2 ore ciascuno, i fondamenti dell’attività di E-Pharma, che successivamente hanno trasferito agli studenti con opportune metodiche didattiche. Docenti e studenti sono stati poi coinvolti in sessioni pratiche nei reparti di E-Pharma per l’opera di migliore e più esteso controllo dei processi chimici al fine di garantire elevatissimi livelli di qualità dei prodotti.
La collaborazione, che vista l’elevata adesione di docenti e studenti, ha dovuto essere divisa in 2 moduli, uno al martedì mattina e l’altro il giovedì, della durata di 4 ore ciascuno, ha registrato una partecipazione di tutti gli indirizzi coinvolti, che hanno approcciato in maniera unitaria, anziché frammentata per ciascuna specializzazione, l’opera di passare dal controllo della qualità dei farmaci al controllo della conformità dei processi.
L’esperienza in stabilimento, effettuata nei mesi di ottobre e novembre, per complessive 44 ore, ha permesso agli studenti di partecipare all’attività di E-Pharma e costituirà uno dei bagagli culturali che gli studenti porteranno all’esame di Stato nell’estate 2015.
Tutta questa iniziativa, organizzativamente e economicamente sostenuta in toto da ITT ed E-Pharma, potrà essere ripetuta in futuro e forse anche con una collaborazione di più ampia entità.

Corso di formazione per chimici 13-12-2014 Trento

30 Novembre 2014 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | di Demattè Fabrizio
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L’Ordine regionale dei Chimici del Trentino Alto Adige in collaborazione con l’Ordine interprovinciale del Veneto organizza una mattinata di aggiornamento sabato 13 dicembre 2014 presso la sede dell’Ordine: Via Valentina Zambra, 16 Trento (entrata lato parcheggio EST, porta nel portico interno zona garage). Per indicazioni stradali si rimanda al sito www.chimicitaa.it

L’obiettivo formativo è duplice, dare impulso alla capacità di comunicare le proprie competenze professionali da parte di ogni chimico; in secondo luogo approfondire alcuni aspetti importanti della riforma del codice deontologico che ha ripercussione pratica nella vita quotidiana del chimico.

Il momento formativo sarà articolato in due moduli avrà luogo a partire dalle ore 9 (puntuali) di sabato 13 dicembre, al raggiungimento di almeno 10 iscrizioni.

L’incontro sarà composto da 2 moduli:

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Il chimico che impara a comunicarSI.

dott. Flavio Antolini

Esperto in comunicazione e formazione

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Nuovo codice deontologico, risvolti pratici su:

  • ente previdenziale,
  • pari opportunità di genere,
  • nuovo Consiglio di Disciplina interregionale con sede presso il tribunale di Padova.

 

Interverranno

dott.ssa chim. Nausicaa Orlandi, presidente Ordine Interprovinciale del Veneto

dott. Pierpaolo Orlandi consigliere CIG EPAP

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A seguito di ciascun modulo sarà effettuato un test di apprendimento.

Per ogni ora di corso un CFP + 1 a superamento del TEST.

Il corso sarà attivato solo in presenza di almeno 10 iscritti. Nel caso non si attivasse il corso se ne darà notizia a mezzo sito www.chimicitaa.it

Il corso è aperto anche ai non iscritti, divulgazione gradita 2014-12-13 Corso di formazione per chimici

Iscrizione obbligatoria e gratuita con questo form:

 

 

Consiglio di disciplina interprovinciale

30 Novembre 2014 | 0 commento | in Consiglio di disciplina | Notizie | di Demattè Fabrizio
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Come ampiamente comunicato in applicazione del nuovo codice deontologico corre l’obbligo di scorporare l’ambito ordinistico da quello disciplinare.  A tale fine l’Ordine regionale del Trentino Alto Adige ha chiesto ed ottenuto di unirsi con altri ordini di territori limitrofi in modo da ottenere un organismo con minori costi di gestione e maggior indipendenza decisionale sulle questioni tra iscritti del territorio.

Al termine del processo di raccolta e presentazione delle candidature il Tribunale territorialmente competente, quello di Padova, si è espresso come segue.

 

Sono stati designati dal Presidente del Tribunale di Padova (prot. 5798 del 13.11.2014), i componenti del Consiglio di Disciplina dell’Ordine Interprovinciale dei Chimici del Veneto, che ha carattere interregionale comprendendo gli Ordini del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Membri del Consiglio di Disciplina:

Camerotto Loretta
(Ordine Provinciale dei Chimici di Treviso – n. 310/A dal 25/02/2002)

Cappellesso Luca
(Nessun Ordine)

Castellani Riccardo
(Ordine Provinciale dei Chimici di Venezia – 364/A dal 18/02/1997)

Cosentino Rita
(Ordine Regionale dei Chimici del Trentino Alto Adige – n. 240/A dal 25/05/1992)

D’Andrea Federico
(Ordine Interprovinciale dei Chimici del Veneto n. 310/A dal 01/03/1976 )

De Pace Antonio
(Ordine Interprovinciale dei Chimici del Veneto n. 229/A dal 31/05/1965 )

Martinati Gianluca
(Ordine Interprovinciale dei Chimici del Veneto n. 787/A dal 26/04/2001 )

Padovan Renzo
(Ordine Interprovinciale dei Chimici del Veneto n. 411/A dal 08/05/1981)

Tognon Cristian
(Ordine Interprovinciale dei Chimici del Veneto n. 884/B dal 16/06/2008)

 

Regolamento Formazione professionale Chimico

30 Novembre 2014 | 0 commento | in Formazione permanente obbligatoria | Notizie | Regolamentazione | di Demattè Fabrizio
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Il 16 agosto 2014  il Ministero della Giustizia dal quale dipendono gli Ordini Professionali per gerarchia, ha emanato il Bollettino Ufficiale del ministero della giustizia.

Il ministero ha esaminato la proposta di regolamento sulla formazione permanente obbligatoria proposto dal Consiglio Nazionale dei Chimici e lo ha emanato come proprio ponendo alcune piccole modifiche. La modifica più sostanziale è lo slittamento di un anno dei termini proposti inizialmente proposti dal CNC. Questo implica che la prima data di entrata in vigore dei tre anni di transizione per l’implementazione del regolamento è 1-9-2014 e non 2013 come inizialmente impostato.

 

Si allega il regolamento che ha cogenza sul nostro ordine per opportuno approfondimento individuale.

Regolamento Formazione bollettino Min Giut_Estratto

Occasioni di riflessione al Buonarroti di Trento.

21 Novembre 2014 | 0 commento | in Notizie | di Demattè Fabrizio
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Tre occasioni di riflessione sulla scarsità di energia e materiali che possono dare argomenti per coloro che ritengono folle il modello di sviluppo attuale.

DIPARTIMENTO DI CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Liceo Buonarroti di Trento

ENERGIA E MATERIALI:
Ce n’è per tutti?
Incontri pomeridiani per Insegnanti Studenti cittadini
Ingresso libero

MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE Ore 16-18.30

Proiezione del film: DRILL BABY DRILL,
che presenta in modo avvincente il tentativo della Chevron di cominciare a perforare pozzi per lo shale gas in Polonia, commentato dalla giornalista ricercatrice Maddalena Di Tolla.

MERCOLEDÌ 17 DICEMBRE Ore 16-18.30
Presentazione del libro
IL PAESE DEGLI ELEFANTI
Miti e realtà sulle riserve italiane di idrocarburi di Luca Pardi (Presidente ASPO Italia) in discussione con Claudio Della Volpe.

MERCOLEDÌ 21 GENNAIO
Ore 16-18.30

LA DEPURAZIONE COME ARTE
Risparmio d’energia e materiali nei processi di depurazione
Con Mauro Icardi e Paola Foladori.

Aula prof. Mario Mattedi ITT Buonarroti Via Brigata Acqui 15 Trento
Informazioni:
Tel. 0461216811 Laboratorio di chimica 325
e-mail: marinocofler@gmail.com
L’attestato di partecipazione per gli insegnanti è valido ai fini dell’aggiornamento per l’anno scolastico 2014-2015.

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